Secondo quanto emerge dall’indagine ANIA sulle forme di investimento per le sole polizze di Classe C alla fine del mese di giugno 2024, il valore corrente dello stock di investimenti ha sfiorato i 687 miliardi. Di questi, circa l’86% (590 miliardi) è relativo al settore Vita mentre solo il restante 14% è relativo al settore Danni (97 miliardi).

Considerando entrambi i settori, circa il 58% è stato impiegato in investimenti di natura durevole mentre il restante 42% in investimenti non durevoli.

 

Nel complesso il saldo tra plusvalenze e minusvalenze latenti a fine giugno 2024 è stato nuovamente negativo e pari a -26,0 miliardi (-12,5 a fine marzo 2024); il settore Danni ha registrato a fine giugno un saldo positivo di 6,6 miliardi mentre il settore Vita un saldo negativo di 33 miliardi. Ha contribuito al saldo negativo, in particolare, il comparto obbligazionario (corporate e titoli di Stato) che nel complesso ha registrato un valore pari a circa -40 miliardi. Positivo, invece, l’apporto al saldo da parte del comparto azionario che ha rilevato un valore di +11,2 miliardi, anche se in diminuzione rispetto agli ultimi sei trimestri.

Con riferimento agli investimenti in azioni, il saldo è rimasto sempre positivo negli ultimi trimestri osservati; in particolare, dopo una lieve diminuzione registrata a partire dalla fine del 2021, che aveva portato il saldo a valori inferiori ai 10 miliardi, da fine dicembre 2022 ha costantemente raggiunto i 14 miliardi per poi tornare a decrescere a fine giugno 2024 e attestarsi a 11,2 miliardi.

Il saldo per gli investimenti in obbligazioni corporate è passato invece da +7,2 miliardi di fine dicembre 2021 a quasi -19 miliardi di fine settembre 2022, per poi recuperare progressivamente e attestarsi a fine giugno 2024 a -6,3 miliardi. A partire da marzo 2022 il settore ha iniziato a registrare minusvalenze nette sui titoli non durevoli; se a fine settembre e a fine dicembre del 2022 le minusvalenze nette su titoli obbligazionari non durevoli risultavano rispettivamente -11,7 e -10,0 miliardi, ma a fine dicembre 2023 le stesse erano pari a -1,4, e si sono poi attestate a -1,8 e -2,0 miliardi rispettivamente a fine marzo e a fine giugno 2024.

Per quanto riguarda i soli titoli di Stato, infine, il saldo a fine giugno 2024 è stato negativo e pari a -33,5 miliardi, in peggioramento rispetto a quanto rilevato alla fine dei due trimestri precedenti.

Il peggioramento del saldo tra plusvalenze e minusvalenze latenti dei titoli di Stato osservato nell’ultimo trimestre è coerente con l’aumento registrato, nello stesso periodo, dal rendimento del BTP decennale (4,1%) che, abbinato a quello più modesto dei BUND
tedeschi a 10 anni, ha determinato un incremento dello spread BTP-BUND che è passato da 137 punti base di fine marzo 2024 a circa 160 punti base di fine giugno 2024.