EIOPA ha pubblicato il Rapporto sulla stabilità finanziaria, che offre un bilancio dei principali sviluppi e rischi nei settori delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali in Europa.
Gli assicuratori e i fondi pensione aziendali stanno attraversando un contesto macroeconomico caratterizzato da forti tensioni geopolitiche, una serie di elezioni in grandi economie, incertezze sulle prospettive economiche e il calo del sostegno alla globalizzazione e alla cooperazione internazionale.
Negli ultimi mesi del 2023, l’attività economica si è bloccata a causa delle condizioni finanziarie rigide e della cautela nei consumi. Si prevede che la crescita economica rimanga contenuta nel 2024. I tassi di interesse nell’area dell’euro si sono ridotti perché l’inflazione è scesa vicino all’obiettivo di medio termine del 2% della Banca Centrale Europea, ma la volatilità in questo senso domina il dibattito.
Le posizioni finanziarie rimangono forti
I settori assicurativo e delle pensioni aziendali e professionali in Europa sono rimasti complessivamente solidi, nonostante le sfide diffuse. Il settore assicurativo è solidamente capitalizzato. I coefficienti SCR mediani degli assicuratori vita e delle imprese miste sono migliorati durante il passaggio da tassi di interesse bassi a tassi di interesse più elevati, così come i livelli di redditività. I premi lordi emessi del settore danni hanno continuato a crescere, mentre il settore vita ha registrato un aumento più moderato.
L’indice di liquidità degli assicuratori è rimasto stabile negli ultimi anni, pur con notevoli variazioni tra i vari Paesi. I tassi di decadenza nel ramo vita sono abbastanza stabili, anche se ci sono alcuni segnali di vulnerabilità.
Attenzione ai rischi emergenti
In risposta al contesto di tassi zero dello scorso decennio, gli investitori istituzionali, compresi gli assicuratori e i fondi pensione, hanno cercato rendimenti nei cosiddetti “asset alternativi”. Queste attività tendono a essere più illiquide e spesso più complesse nella loro struttura e nell’approccio alla valutazione rispetto alle categorie di attività convenzionali.
Il Rapporto sulla stabilità finanziaria dell’EIOPA mostra che gli assicuratori europei investono gran parte del loro portafoglio in asset europei. L’87% degli investimenti in obbligazioni sovrane, l’80% delle partecipazioni azionarie e il 75% degli investimenti in obbligazioni societarie sono destinati a Stati e società europee. Il portafoglio complessivo è fortemente orientato verso attività a reddito fisso come titoli di Stato e obbligazioni societarie, tuttavia una parte significativa (16%) degli investimenti è costituita da attività alternative, con investimenti immobiliari e investimenti legati al debito privato come esposizioni maggiori. Gli assicuratori destinano il 5,7% dei loro investimenti al settore immobiliare attraverso fondi di investimento, mutui e proprietà. Il debito privato rappresenta il 2,6% degli investimenti totali, mentre l’1,9% è destinato al private equity.
Le consistenti allocazioni in attività alternative, spesso illiquide, difficili da valutare e la cui valutazione è altamente sensibile ai tassi di interesse, hanno sollevato preoccupazioni in materia di vigilanza e stabilità finanziaria. Di conseguenza, le autorità di vigilanza stanno monitorando attentamente i rischi associati a tali investimenti.
Oltre ai rischi macro e di mercato, gli assicuratori e i fondi pensione sono alle prese con i rischi legati al cambiamento climatico e con quelli legati alla digitalizzazione e alla cybersicurezza.
Il 2023 ha segnato un altro anno di forti perdite dovute a catastrofi naturali. Gli eventi meteorologici estremi indotti dal cambiamento climatico hanno causato circa 240 miliardi di euro di perdite economiche in tutto il mondo, con una copertura assicurativa stimata in 86-98 miliardi di euro. Le perdite assicurate dovute a forti piogge e grandinate negli ultimi due anni hanno stabilito nuovi record in Italia e Francia, anche se le assicurazioni hanno coperto solo il 10% circa dei danni. Ciò sottolinea l’urgente necessità di un’azione più incisiva per colmare le lacune di protezione e per rivedere continuamente le valutazioni del rischio, i modelli e i dati degli assicuratori.
Anche le autorità di vigilanza europee sono sempre più preoccupate per i rischi legati alla digitalizzazione. Sebbene questa categoria di rischio sia attualmente a un livello medio, le valutazioni prospettiche indicano un aumento, con le debolezze della cybersecurity e i conflitti geopolitici ibridi come principali preoccupazioni. Iniziative legislative come la Digital Operational Resilience (DORA), l’Artificial Intelligence Act e l’European Single Access Point (ESAP) mirano a migliorare la resilienza dei settori finanziari alle minacce digitali. Si prevede che anche i meccanismi di trasferimento del rischio giocheranno un ruolo fondamentale nella crescita del mercato assicurativo cyber. Nel 2022, gli assicuratori primari hanno reindirizzato più della metà dei loro premi assicurativi per il cyber ai riassicuratori e nel 2023 è stata emessa la prima emissione di cyber catastrophe bond.
“In un periodo di crescenti incertezze e di crescente scetticismo sul futuro della cooperazione internazionale, l’EIOPA rimane ferma nella sua missione di promuovere la stabilità finanziaria dei mercati assicurativi e pensionistici europei. I nostri settori hanno dimostrato una notevole resilienza e hanno dato prova della loro forza di fronte a varie sfide in rapida evoluzione. Tuttavia, non possiamo permetterci di essere compiacenti in futuro. Dobbiamo rimanere vigili sui rischi emergenti e trovare risposte che rafforzino ulteriormente il nostro settore, siano di beneficio ai cittadini e contribuiscano a un mondo più sicuro e sostenibile”, ha detto Petra Hielkema, presidente dell’EIOPA.