Sorprendente! La casa è l’ambiente più pericoloso

dall’Inviato Speciale Ugo Ottavian

I FATTI

Quando arrivano dati nuovi per un Inviato Speciale l’attrazione è irresistibile e non può fare a meno che essere presente alla loro presentazione. Questa volta la statistica arriva dalla vicina Svizzera e riguarda gli ultimi dati disponibili. Sono riferiti al 2023 e sono piuttosto allarmanti. Per farla breve il servizio Centrale Svizzero delle Statistiche dell’Assicurazione contro gli Infortuni (SSAINF) scatta una fotografia a dir poco allarmante sugli infortuni domestici.

GLI OGGETTI PIU’ PERICOLOSI

Sono l’ambiente domestico ed il giardino i posti in cui più spesso ci capitano gli infortuni. Ed i numeri sono esageratamente alti. In termini assoluti in Svizzera nel 2023, per le prime dieci cause di danno a persona per incidente domestico, sono stati denunciati ben 132.600 casi.

STATE ALLA LARGA DALLE SCALE

Fare i gradini infatti porta danno. Gli incidenti riferiti alle scale sono i primi in graduatoria. Con 28.900 casi all’anno. Le scale seppur in leggera contrazione numerica sull’anno precedente (200 sinistri in meno) si rappresentano come il pericolo n°1. Ma anche con i mobili di casa non c’è da farsela facile. Sedie, tavoli, credenze ecc. sono subito a ridosso del “Pericolo scale” e procurano 22.000 incidenti ai cittadini elvetici. La terza causa di infortuni è ben strana e vede la persona stessa, senza alcuna altra causa, danneggiarsi da sola, scivolando, cadendo, inciampando ecc. gli incidenti a questo terzo posto del podio sono 13.800 ogni anno, ed il bagno è l’indiziato numero uno.

Al quarto posto in classifica è l’oggettistica domestica. Un bicchiere o una insalatiera che si frantumano spesso recano danno al loro proprietario. Attenti ai cocci, soprattutto quelli taglienti. Procurano lesioni a non meno di 13.300 persone. Subito dopo sono gli oggetti appuntiti come forbici, coltelli o oggetti da taglio a far finire in pronto soccorso 12.600 persone.

Al sesto posto della poco gradevole classifica sono gli animali domestici e da compagnia. Agli amici di casa si devono 11.100 casi di lesioni personali ogni anno.  Settima causa di guai (infortuni domestici) sono le persone che vivono in casa. Spesso sono i bambini. Significativa in proposito la denuncia di un papà che è finito in ospedale. Alla domanda dei sanitari su quanto fosse accaduto, ha risposto:”ero in cucina e sono inciampato all’indietro su mia figlia che era per terra”.

7.900 casi sono da attribuire a finestre, porte e portoni. Pare che schiacciarsi un dito sia facilissimo.

Evitate poi i lavori di casa. Una scheggia in un occhio, una frattura alle dita delle mani, piuttosto che ustioni o tagli in genere sono gli infortuni che accompagnano il bricolage domestico. In questa poco edificante graduatoria i lavori di casa procurano danni a 7.600 persone e si piazzano al nono posto.

In decima posizione con 7.200 casi all’anno si piazzano i pesi ed i carichi che spostiamo ogni giorno in casa o in giardino. La postura aiuterebbe, ma slogature, fratture e contusioni ci dicono piuttosto che l’attenzione dovrebbe essere usata sempre.

LE CONSEGUENZE

Un costo sociale elevato sia come conseguenze dirette che economiche, è il risvolto brutto di tutta la faccenda. E nonostante i dati si posizionino nella media europea diventa importante cercare di prevenire il fenomeno ed attrezzare le persone.

COSA FARE

Se non sei capace a farlo, fallo fare ad uno che ne sia capace. Pare essere questo il monito che per primo emerge dall’analisi di tutta la situazione. Ma se proprio lo vuoi fare, allora attrezzati a dovere, ti servono le conoscenze e le attrezzature giuste. Prevenzione innanzitutto, è questo il migliore atteggiamento da avere, quello che garantisce, basandosi sulle necessarie conoscenze e competenze da acquisire, la migliore sicurezza delle persone. Proteggersi quando si fanno dei lavori, l’uso di DPI almeno quelli di base (occhiali protettivi, guanti, scarpe adatte, ecc.) è già una buona base di partenza. Da ultimo sapere che se ci facciamo male, andiamo incontro a spese. E quindi un pensiero va fatto anche ad una buona copertura contro gli infortuni che salvaguardi almeno noi e le persone a cui teniamo di più.

IN CONCLUSIONE

Usare il buon senso del buon padre di famiglia come si diceva una volta, può tornare utile. E’ sicuramente un atteggiamento sano da avere, ma anche sapere dire “Stop” quando si è ad esempio particolarmente stanchi e non improvvisarsi maestri se si è appena allievi, aiuta molto. Sapendo poi che l’imprevisto è sempre in agguato, acquisire una preparazione antinfortunistica e le necessarie informazioni sulla sicurezza degli ambienti e delle attrezzature, sono dei preziosi salvavita. Aprire infine un paracadute assicurativo aiuta se possibile, a cadere in piedi.

© Riproduzione riservata