Attualmente, il mercato delle assicurazioni cyber è dominato dagli Stati Uniti, che rappresentano circa i due terzi del totale globale. Tuttavia, lo slancio della crescita si sta spostando verso altri territori per soddisfare la domanda delle imprese di fronte all’aumento delle minacce, alla maggiore consapevolezza dei rischi e alle modifiche normative.
Howden stima che entro il 2030 fino al 54% del business sarà concentrato in altre aree geografiche, con l’Europa e, in particolare, Paesi come Germania, Francia, Italia e Spagna, che “hanno un significativo potenziale di crescita dei premi assicurativi cyber a causa degli attuali bassi livelli di penetrazione”, secondo il broker in un recente rapporto.
L’Europa rappresenterà il 25% del mercato assicurativo cyber globale entro il 2030, per un valore di 43 miliardi di dollari, che sarebbe quasi il triplo dei 15 miliardi di dollari stimati a livello globale entro il 2024.
Oltre a condizioni di mercato stabili, il forte controllo del rischio da parte degli assicuratori pone le basi “per una crescita basata su esposizione, redditività e innovazione”.
In particolare, il rapporto vede enormi opportunità di business per le PMI, che rappresentano un’ampia quota del PIL nelle economie avanzate e sono ancora poco protette.
Howden conferma che il ransomware rimane una minaccia significativa, con un aumento dell’85% degli attacchi globali entro il 2023. Ma sottolinea il valore della resilienza informatica.
Tuttavia, mette in guardia dall’impatto dell’IA generativa, che sta “trasformando le capacità offensive e difensive della cybersicurezza, aumentando la frequenza e la gravità degli attacchi”.