Insurance Europe vede in Solvency II una “opportunità d’oro” per sbloccare miliardi di capitale per l’Europa e invita l’UE a cogliere il momento. L’associazione sottolinea che aumentando la capacità di investimento degli assicuratori, il settore potrebbe contribuire ulteriormente agli orientamenti politici definiti dalla Commissione europea, come l’aumento della competitività, l’accelerazione della transizione verde e digitale e la creazione di un mercato dei capitali più efficiente.

In merito alla proposta di ridurre il margine di rischio (il cuscinetto che le compagnie assicurative europee devono avere in caso di insolvenza, attualmente assicurato a 141 miliardi di euro), Insurance Europe chiede modifiche che dimezzerebbero all’incirca l’entità e la volatilità del margine di rischio, aumentando la capacità di sopportazione dei rischi del settore fino a 70 miliardi di euro.

Angus Scorgie, responsabile della regolamentazione prudenziale, degli affari internazionali e della riassicurazione di Insurance Europe, osserva che “il cuscinetto che le compagnie assicurative europee dovrebbero avere nel raro caso di insolvenza è eccessivo e non necessario. Considerando che l’attuale margine di rischio in Europa è fino a tre volte superiore a quello del Regno Unito, due volte superiore a quello del Giappone e che negli Stati Uniti non esiste alcun margine di rischio, le attuali calibrazioni europee stanno trattenendo il capitale di cui l’economia europea ha disperatamente bisogno”. La revisione di Solvency II è un’occasione d’oro per la neo rieletta presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, per mantenere le sue promesse di sbloccare il capitale e aumentare la competitività nell’UE”.