Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Dopo il nubifragio che nella notte ha colpito Milano e buona parte della Brianza riparte la conta dei danni. Tante le auto compite da alberi caduti e tetti scoperchiati ma in Italia, come emerge dagli ultimi dati pubblicati da Ania, meno di due veicoli su 10 è assicurato contro i danni provocati dal maltempo. Le rilevazioni dell’Associazione delle compagnie di assicurazioni evidenziano che nel 2022 gli assicurati contro gli eventi atmosferici (garanzia venduta insieme agli atti vandalici) erano in tutto 7 milioni, su quasi 44 milioni di veicoli che circolano nel Paese, con una percentuale di copertura che si attesta al 16%. L’assicurazione dei veicoli, del resto, non è solo un’assicurazione necessariamente obbligatoria (come la RcAuto). Esistono molte garanzie che vengono acquistate volontariamente per proteggere il proprio veicolo in caso di furto, incendio, rottura di cristalli, danni da collisione o appunto eventi atmosferici e atti vandalici. In media un’autovettura su tre (gli assicurati per la parte obbligatoria) acquista anche una copertura volontaria ma la percentuale, per il solo maltempo, vale come visto meno del 20%.
Risultati in crescita per Poste Italiane, oltre le previsioni degli analisti. L’utile netto del gruppo guidato da Matteo Del Fante, nel secondo trimestre del 2023, è risultato in aumento del 22% anno su anno a 601 milioni di euro, portando così il risultato del primo semestre a 1,1 miliardi, in crescita del 16% rispetto allo stesso periodo 2022. Il ceo ha annunciato anche la messa a punto del nuovo piano industriale entro la fine dell’anno, in cui «il gruppo lavorerà sulla dividend policy e sul riassetto del business della logistica».
Vittoria Assicurazioni e la Federazione Italiana Rugby rinnovano l’accordo di main sponsorship che vedrà la compagnia al fianco dell’organo di governo del rugby fino al 31 luglio 2026. L’ufficializzazione anticipa di un anno le scadenze contrattuali visto che i termini dell’accordo in essere sarebbero decaduti dal primo agosto 2024.
- REVO
Al via la partnership tra Revo Insurance, compagnia fondata da Alberto Minali specializzata in specialty lines, e l’Unione Agenti Axa (Uaa). La collaborazione si focalizza su 10 aree di business tra cui cauzioni e parametriche.
Non sono penalmente responsabili gli amministratori senza deleghe e che non hanno sottoscritto le dichiarazioni fiscali che contengono fatture relative a operazioni inesistenti. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, terza sezione penale, con la sentenza 18 luglio 2023, n. 31017. Il caso di specie. Due amministratori di società ricorrono per Cassazione per vedere modificata la statuizione della Corte d’appello che li aveva ritenuti responsabili del reato di frode fiscale di cui all’art. 2 del d.lgs. 74 del 2000 per aver rilevato in contabilità (prima) e dedotto nelle dichiarazioni fiscali (poi) fatture a fronte di fatture ritenute soggettivamente inesistenti, sebbene gli stessi non fossero i soggetti delegati alla sottoscrizione della dichiarazione fiscale. Secondo la Corte d’appello, costituirebbero sicuri indici di responsabilità penale il coinvolgimento degli stessi nelle scelte gestionali della società di famiglia, nonché l’importanza economica dell’operazione.
Generali e la sua divisione Cattolica supportano il concerto di «Rockin’1000 for Romagna», in calendario sabato prossimo a Cesena, per sostenere le popolazioni delle province di Forlì-Cesena e Ravenna, fortemente colpite dalle recenti alluvioni. Rockin’1000-The Biggest Rock Band on Earth è un gruppo musicale formato da oltre 70 mila musicisti provenienti da tutto il mondo, professionisti e non, nato in Italia nel 2014.
È il tempo degli estremi. Afa insopportabile e poi nubifragi, grandinate con palle di ghiaccio mostruose, trombe d’aria e venti oltre i 100 km orari. E poi roghi. Tanti, tantissimi. Ad arrampicarsi sulle scarpate secche, a prendersi case, boschi e campi coltivati, a correre lungo statali e autostrade o a minacciare quartieri, palazzi, località turistiche, ospedali, l’intera città di Palermo…
Non è stato un terremoto, ma ha un epicentro. I venti a quasi 200 chilometri all’ora di «Vaia», a fine ottobre 2018, devastarono interi boschi tra Dolomiti e Prealpi venete. A Milano i primi dati parlano di raffiche a 108, 118 all’ora. Su una direttrice che è una retta perfetta da Ovest a Est, le raffiche hanno schiantato a terra 42 platani, che hanno schiacciato al suolo un centinaio di auto parcheggiate, accartocciate come quelle che si vedono dai rottamai.
Automobili distrutte dagli alberi abbattuti e dalla grandine. Ogni compagnia offre polizze che coprono i danni da eventi naturali
Lo studio del World Weather Attribution: ecco come nascono alluvioni e super grandinate Gli esperti avvertono: “L’aumento dei gas serra nell’atmosfera sposta l’equilibrio del clima”. La crisi del clima dovuta dalle emissioni dell’uomo sta infatti portando a un cambio di circolazione dell’aria che favorisce l’arrivo, in passato sporadico, dell’anticiclone africano sull’Europa. Questo porta ad un aumento delle temperature in un contesto dove l’atmosfera è già carica di energia e vapore acqueo per via di suoli e mari sempre più caldi (nel Mediterraneo il 24 luglio il record storico di 28,40 gradi di temperatura media dell’acqua), condizioni che si traducono in fenomeni differenti. Al sud l’anticiclone spinge la colonnina al massimo e i venti secchi e caldi tendono ad alimentare roghi che corrono su terreni talvolta aridi, come in Sicilia, al nord invece – dalla Lombardia fino al Friuli – basta uno “sfortunato” incontro per dar vita a nubifragi e alluvioni devastanti.
Sono morti carbonizzati e senza aiuti. Le temperature ben al di sopra dei quaranta gradi e le ondate di calore al massimo dell’allerta, con centinaia di incendi, fanno pagare all’Italia il prezzo del surriscaldamento globale. È la strage del clima: in un solo giorno cinque morti in Sicilia, Calabria e Sardegna. Un operaio (con contratto precario) impegnato nelle operazioni antincendio e quattro anziani. E tantissimi feriti. A Palermo due operai forestali, anche loro alle prese con lo spegnimento delle fiamme e al termine di turni estenuanti, sono finiti in terapia intensiva.
La fine del mondo a Milano è durata un’ora. Sono le quattro e un quarto di una notte di furia, di vento a cento chilometri all’ora, di acqua e di ghiaccio. Sembra gennaio, per un po’. Una tempesta violenta che è stata l’ora più buia della città, nonostante gli abbagli nel cielo, fortissimi, lo rendessero bianco a intermittenza. «
Una quota minima, il 16%. Stando ai dati Ania relativi al 2022 su un parco veicoli circolante di circa 44 milioni, appena 7 milioni di auto sono assicurate contro eventi atmosferici naturali e contro gli atti vandalici. Di fatto meno di due vetture su dieci. Messo così il numero fa una certa impressione soprattutto se si scorrono le immagini dei danni provocati dal maltempo a Milano. Complice la caduta di molti alberi o rami, le auto sono state certamente le più colpite. Sempre guardando i dati Ania lo scorso anno sono stati liquidati circa 800 milioni di euro di sinistri legati a eventi atmosferici, in assoluto la cifra più elevata di tutte le garanzie accessorie: 322 milioni per il furto, 21 milioni per l’incendio, 418 milioni per la Kasko e 240 milioni per la rottura dei cristalli.
Sono quasi 2,5 milioni gli italiani (il 3,8% della popolazione) che pur avendone bisogno non si sono curati per colpa delle liste d’attesa. Se negli anni scorsi prevaleva soprattutto la paura del contagio del Covid o i motivi economici, ora sono i tempi troppo lunghi per ottenere una visita, una tac o una ecografia– spesso molti mesi fino a ben oltre un anno – la causa numero uno per non curarsi. E la cosa più grave – come certifica l’Istat – è che questa rinuncia a causa delle liste d’attesa nel 2022 ha riguardato soprattutto chi ha più bisogno e cioè chi soffre di due o più patologie croniche: si tratta di ben 1,7 milioni di italiani, un malato su sette tra quelli con “plurimorbilità”.