Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Con oltre 12.600 asset immobiliari e più di 230 società in portafoglio, Blackstone ha sorpassato i 1.000 miliardi di asset in gestione nel secondo trimestre di quest’anno. È la prima società del suo genere a raggiungere questo traguardo. Il gruppo di New York, che nel 2018 aveva fissato il raggiungimento di questo traguardo entro il 2026, c’è riuscita con una strategia a basso rischio, puntando su assicurazioni, infrastrutture, crediti e alcuni investimenti nel real estate. Il dato evidenzia un incremento del 6% rispetto ai dati del secondo trimestre 2022 ed è supportato da 30,1 miliardi di dollari di afflussi nel trimestre e di 158,4 miliardi negli ultimi 12 mesi. A titolo di confronto, nei primi tre mesi del 2023 la società aveva dichiarato 991,3 miliardi di asset in gestione.
Aumenta, solo di qualche decimale, il livello di alfabetizzazione finanziaria degli adulti in Italia; in tre anni si è passati da 10,2 a 10,6 su una scala che va zero a venti. Lo precisa Bankitalia nella nuova indagine, svolta contemporaneamente in circa 30 paesi, resa pubblica ieri e attraverso la quale sin dal 2017 vengono misurate le conoscenze in materia finanziaria che hanno gli italiani utilizzando la metodologia sviluppata dall’International Network on Financial Education dell’Ocse. Nell’edizione del 2023 sono state introdotte per la prima volta domande che rilevano le competenze di finanza digitale degli intervistati. Riguardo a questa competenza, il punteggio degli italiani è in media pari a 4,4 su una scala da 0 a 10. L’analisi mette in luce il fatto che il livello di alfabetizzazione finanziaria varia a seconda di alcune caratteristiche delle persone.
Tutti tutelati contro il caldo torrido. Anche la piccola azienda, infatti, può sospendere l’attività e far incrociare le braccia all’unico dipendente se la temperatura, effettiva o percepita, va oltre 35 gradi. Lo precisa l’Inps nel messaggio 2729/2023 in cui ieri, nel riepilogare la possibilità di far ricorso per troppa afa alla cassa integrazione con eventi meteo, spiega che alle aziende non destinatarie di Cigo la tutela è garantita dal Fis e dai fondi di solidarietà bilaterali.
Il 14 luglio del 2021, l’alluvione devastò vaste zone di due regioni in Germania. La pioggia violenta fece ingrossare fiumi e torrenti che strariparono, I morti furono 185, le case distrutte diecimila, in 40mila rimasero senza tetto, i danni ammontano a oltre sei miliardi di euro, ma la cifra esatta non si conosce. Due anni dopo, la ricostruzione è appena iniziata, le vittime attendono ancora i risarcimenti.
Sassi dal cielo, anzi maxi chicchi dal diametro fino a dieci centimetri si sono abbattuti sulle province di Treviso, Venezia, Padova e Vicenza, con un coinvolgimento marginale del veronese. Fra i Comuni più colpiti Pederobba nel trevigiano, Stra nel veneziano, San Giorgio delle Pertiche nel padovano e Tezze sul Brenta nel vicentino. La Regione ancora una volta fa i conti con il maltempo distruttivo. Martedì il primo round nell’Alto bellunese, con la tempesta ribattezzata «mini Vaia» che si è abbattuta su alcune aree della provincia, fra cui Santo Stefano, Falcade, l’Agordino, Zoldo e il Cadore. Poi il secondo round, ugualmente devastante e stavolta più esteso. Il centralino dei vigili del fuoco delle province colpite ha registrato un totale di 350 chiamate, come ha raccontato il presidente della Regione Veneto Luca Zaia: «Firmerò oggi stesso l’estensione dello stato di emergenza — ha aggiunto —. L’ondata di maltempo ha provocato anche il ferimento di alcune persone, fortunatamente in forma lieve».
L’ultimo studio sull’argomento lo chiama “l’altalena”. Il rapido susseguirsi di ondate di calore e nubifragi è diventato più frequente negli ultimi decenni. La rivista Geophysical Research Letters lo spiega con una ricerca di climatologi di vari paesi — “Minacce crescenti dall’altalena tra estremi di afa e di pioggia in un mondo surriscaldato” — che sembra descrivere quanto sta accadendo in Italia: un’ondata di caldo spezzata nel Nord-Est da una tempesta di grandine con chicchi grandi come limoni. Lo studio spiega che la frequenza delle accoppiate gran caldo-nubifragio è aumentata del 22% per ciascuno degli ultimi decenni, attribuendone la causa al cambiamento climatico. «Il caldo estremo e le piogge alluvionali raramente insistono sullo stesso identico luogo. Le interazioni toccano atmosfera, mari e terre», scrivono. «Per questo le previsioni sono difficili». Gli allarmi infatti, con i nubifragi improvvisi, raramente vengono diramati con tempismo.
Il sospetto è dei peggiori. Andrea Purgatori non sarebbe stato sopraffatto esclusivamente da una malattia tanto breve quanto fulminante. A uccidere questo protagonista del giornalismo italiano potrebbero avere contribuito errori medici, forse diagnosi errate e cure sbagliate. O almeno è questo che la famiglia del conduttore di La7, morto la mattina di mercoledì, ha chiesto di verificare alla procura di Roma.
Una polizza assicurativa sugli infortuni non copre i casi di decesso da Covid. Lo ha stabilito la Terza sezione civile della Corte d’appello di Torino il 20 giugno, con sentenza depositata ieri. Riformando la sentenza del Tribunale di Torino, la Corte ha ribadito che, nell’ambito della polizza privata infortuni, l’infortunio debba intendersi quale evento dovuto a causa fortuita, violenta ed esterna, che produca lesioni fisiche oggettivamente constatabili. Ciò conferma l’orientamento delle Sezioni unite della Cassazione (pronuncia n. 5119/2002) secondo cui l’assicurazione privata contro gli infortuni consiste nel contratto con il quale l’assicuratore, a fronte del pagamento del premio, si obbliga a versare una certa somma all’assicurato nel caso di lesione dovuta a una causa fortuita, violenta ed esterna, subordinando l’operatività della polizza al verificarsi di evento cagionato da causa accidentale, esterna all’organismo umano e violenta, ossia traumatica, che produca lesioni fisiche oggettivamente constatabili.
Sono 690mila gli italiani che a fine marzo detenevano criptovalute per un controvalore di poco superiore al miliardo di euro, 1.067.614.570 euro per la precisione. Ma in realtà sono 1,17 milioni i clienti complessivi che hanno un conto attivo presso un Vasp, un fornitore di servizi legati ad asset virtuali, nel primo trimestre dell’anno. Come prevedibile parlando di criptovalute, si tratta di uno strumento che fa breccia tra i più giovani: la grandissima maggioranza degli utenti attivi, il 65%, appartiene alla fascia tra 18 e 40 anni, e il 40% ha meno di 30 anni. Solo il 5% ha più di sessant’anni. Ma c’è anche una fetta quasi invisibile di 14 minorenni tra gli utenti registrati presso i Vasp (virtual asset service provider).
Migliora, seppur di poco, l’educazione finanziaria degli italiani. L’indagine triennale di Banca d’Italia sull’alfabetizzazione degli adulti, in una scala da 0 a 20 registra una crescita del punteggio medio al 10,6 dal 10,2 di tre anni fa. Migliorati i comportamenti, al 4,6 dal 4,2, in una scala da 0 a 9; e gli atteggiamenti, passati al 2,3 dal 2,0 in una scala da 0 a 4. È appena il caso di ricordare che per educazione finanziaria si intende la capacità degli individui di compiere scelte finanziarie consapevoli, in autonomia o supportati da professionisti. L’indagine registra il calo, da 3,9 a 3,7 punti in una scala da 0 a 7, della conoscenza dei cosiddetti pilastri dell’educazione finanziaria, inflazione diversificazione e distinziona tra tassi semplici e composti, anche se si registra una lieve crescita in materia di inflazione, complice l’impennata dei prezzi.