Generali Italia ha completato uno dei passaggi principali nel processo di integrazione societaria di Cattolica Assicurazioni. È stato firmato l’atto che comporta, dal 1° luglio, l’ingresso di Cattolica in Generali Italia come divisione generando, si legge in una nota, sinergie fino a 130 milioni di euro al termine del 2025, superiori agli 80 milioni di euro inizialmente previsti.
Il percorso ha visto il mantenimento del brand Cattolica nell’interesse di territorio, dipendenti, clienti e agenti, oltre all’adozione di modelli di business complementari.
Giancarlo Fancel, Country Manager e CEO di Generali Italia ha dichiarato: “Con l’integrazione di Cattolica siamo oggi l’operatore numero uno del mercato assicurativo italiano: un motivo di orgoglio, ma anche una grande responsabilità verso tutti i nostri stakeholder. Grazie alla nostra esperienza di successo in progetti di questo tipo, all’impegno di tutti i colleghi, al lavoro quotidiano delle Reti distributive delle due Compagnie, che nel corso di quest’ultimo anno non hanno mai perso di vista la relazione con il cliente, abbiamo completato questa operazione in tempi molto rapidi. In questa importante fase di integrazione abbiamo avuto modo di arricchire reciprocamente l’expertise e le eccellenze, valorizzando le competenze delle persone di Cattolica. Attraverso il suo brand, Cattolica proseguirà a sviluppare il proprio business tradizionale, oltre ad un focus sui settori distintivi come agricoltura, enti religiosi e terzo settore. Con questa nuova organizzazione, valorizzando la complementarità dei rispettivi modelli di business, puntiamo a rafforzare la nostra offerta di prodotti e soluzioni innovative ai nostri 12 milioni di clienti”.
Per rafforzare ulteriormente la struttura societaria e anticipare il conseguimento delle sinergie industriali, a settembre dello scorso anno è stata decisa un’accelerazione del processo, anticipando l’integrazione al 2023. E’ stata disegnata una nuova riorganizzazione societaria che ha portato alla fusione di Genertel in Cattolica e alla contestuale ridenominazione di Cattolica in Genertel, valorizzando la licenza mista (Danni e Vita) di Cattolica.
L’operazione, autorizzata lo scorso 28 marzo da Ivass, garantisce maggiore prevede legal entity dedicate per canale distributivo: Generali Italia e Cattolica attraverso le reti agenziali; Alleanza Assicurazioni attraverso una rete proprietaria di dipendenti e Genertel con il canale diretto.
Il marchio Cattolica resta sul mercato e continua ad offrire le sue soluzioni a tutti i clienti a 360 gradi, con un focus sui settori distintivi come agricoltura, enti religiosi e terzo settore. Il piano di roll-out di sistemi, processi e prodotti sulla Rete Cattolica resta confermato, insieme allo sviluppo dell’offerta di Cattolica nei settori di interesse. La sede di Verona diviene inoltre un Polo di Country, assumendo una rilevanza strategica: principalmente focalizzato per Cattolica sul business Danni e la Rete, le attività del business agro-alimentare e la Business Unit Enti Religiosi e Terzo Settore. Ospiterà anche le expertise e le capabilities operative di Cattolica che daranno servizio alle rispettive funzioni di Country.