Le perdite dovute a catastrofi naturali hanno superato i livelli medi nel corso del primo semestre 2023. Inoltre, l’arrivo di El Niño, come dichiarato dalla National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) e dall’Organizzazione meteorologica mondiale (WMO), dovrebbe influenzare ulteriormente gli eventi meteorologici globali durante tutto l’anno, secondo un nuovo report di Gallagher Re.
Lo studio stima in 138 miliardi di dollari le perdite economiche dirette totali dovute a calamità naturali per la prima metà dell’anno. I temporali negli Stati Uniti e gli effetti globali di El Niño sono gli eventi che hanno maggiormente inciso sulle perdite complessive. Di questi 138 miliardi, circa 52 miliardi di dollari sono coperti da assicurazioni private o enti assicurativi pubblici, dal che ne risulta un gap di protezione di oltre 86 miliardi di dollari.
In particolare, le perdite economiche legate alle condizioni del tempo meteorologico e agli eventi climatici, esclusi terremoti, ammontano a 92 miliardi di dollari, di cui 46 miliardi coperti da assicurazione. Questi numeri sono soggetti a modifiche man mano che ulteriori dati saranno disponibili nei prossimi mesi.
Le gravi tempeste convettive hanno avuto un ruolo dominante nelle perdite del settore assicurativo durante il primo semestre del 2023, a causa dei focolai diffusi negli Stati Uniti che hanno provocato danni assicurati per almeno 34 miliardi di dollari. Il continuo sviluppo delle perdite potrebbe rendere il 2023 l’anno più costoso per le assicurazioni statunitensi in relazione alle tempeste convettive. Gli Stati Uniti hanno rappresentato il 76% delle perdite assicurate globali nel primo semestre. Inoltre, i temporali in Europa durante il mese di giugno hanno portato a notevoli sinistri assicurativi in alcune parti della Germania e della Francia.
Complessivamente, le perdite assicurate preliminari per la prima metà del 2023 sono state superiori del 18% rispetto alla media decennale (44 miliardi di USD) e del 39% superiori alla media del 21° secolo (38 miliardi di USD).
“I rischi fisici associati ai pericoli naturali e i costi finanziari e umani associati a questi eventi continuano a crescere”, ha affermato Steve Bowen, chief science officer di Gallagher Re. “Abbiamo assistito a una serie di eventi significativi durante la prima metà del 2023 che mettono ulteriormente in luce la necessità di colmare il divario di protezione per prepararsi meglio agli eventi sempre più importanti che il mondo dovrà continuare a sopportare”.
Bowen ha anche sottolineato che mentre El Niño porta storicamente temperature più calde e alta volatilità meteorologica, la continua influenza del cambiamento climatico amplificherà gli impatti sulla vita e sui beni. Si prevede che gli eventi meteorologici e climatici estremi diventeranno ancora più gravi rispetto a oggi. “I governi e le organizzazioni private stanno accelerando i loro investimenti per poter gestire in modo proattivo le pesanti sfide in rapida evoluzione legate ai pericoli fisici e non fisici”, ha concluso Bowens, ricordando che “il cambiamento climatico è spesso declinato al futuro, ma stiamo assistendo già oggi a diverse testimonianze dei suoi effetti”.