Nella ricerca di un futuro più sostenibile, il settore assicurativo sta intensificando il proprio coinvolgimento nello sviluppo della “blue economy” dove, secondo un report di Swiss Re, può giocare un ruolo fondamentale.
La cosiddetta “blue economy” è un modello dedicato alla creazione di un sistema economico sostenibile attraverso l’innovazione tecnologica. La “blue economy” può essere definita quindi come un ramo della green economy che si basa sull’innovazione tecnologica e il riuso delle risorse presenti attraverso lo sviluppo di principi fisici. Utilizza per esempio tecniche scientifiche come la biomimesi, un settore ancora poco conosciuto che si fonda sullo studio e sull’imitazione delle caratteristiche e delle soluzioni delle specie viventi per trovare nuove tecniche di produzione e migliorare quelle già esistenti.
L’International Finance Corporation (IFC) ha definito la “blue finance” come l’uso di strumenti finanziari, comprese le assicurazioni, per promuovere l’utilizzo sostenibile delle risorse marine e di acqua dolce. In linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite, la “blue finance” mira a finanziare la “blue economy” riducendo le emissioni di carbonio, l’inquinamento e la perdita di biodiversità.
La Cina, che ha fissato obiettivi ambiziosi per uno sviluppo economico green e sostenibile, ha abbracciato il concetto di “blue finance”.
Il contesto cinese funge da base per identificare i rischi significativi coinvolti nei progetti oceanici e di acqua dolce, come i disastri naturali, l’inquinamento ambientale, i requisiti normativi e l’evoluzione del comportamento dei clienti.
Per far fronte a questi rischi, gli assicuratori offrono un’ampia gamma di copertura, a partire da quelle tradizionali, come le assicurazioni property, engineering e le coperture di responsabilità civile per danni ambientali che possono proteggere impianti di produzione di plastica sostenibili e progetti di energia rinnovabile offshore. Inoltre, spiega il report di Swiss Re, gli assicuratori stanno esplorando soluzioni innovative come la responsabilità di produzione, le coperture agricole, marittime e la business interruption dedicata al settore.
Con l’espansione della “blue economy” si prevede l’emergere di nuove aree di rischio. Ad esempio, per salvaguardare gli ecosistemi marini si stanno studiando assicurazioni sull’indice di assorbimento del carbonio marino.
Il panorama in evoluzione delle tecnologie per l’energia e la cattura del carbonio offre opportunità per soluzioni avanzate di trasferimento del rischio. Il report prevede che gli assicuratori si concentreranno sulla progettazione di prodotti, sui modelli di cooperazione e sui servizi di gestione del rischio per soddisfare la crescente domanda di protezione dal rischio.