Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

Mancano meno di sei mesi al 31 dicembre, ultimo giorno di “Quota 102”, la formula che consente di uscire dal mondo del lavoro e godersi la pensione, riservata a coloro che possono far valere 64 anni di età e 38 di contributi. A partire dal 2023 i requisiti richiesti per il pensionamento saranno quelli stabiliti dalla riforma Monti-Fornero: 67 anni di età con 20 anni di contributi, oppure la pensione anticipata (l’ex anzianità) dopo 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi per le donne). Requisiti, questi ultimi, validi sino a tutto il 2026.
Estate travagliata quella che stanno vivendo i risparmiatori/investitori italiani. Da una parte la voglia di tornare a vivere, a divertirsi, a spendere dopo il biennio 2020-21 della pandemia. Dall’altra l’incubo della guerra, che ha amplificato l’inflazione, fenomeno che probabilmente si sarebbe visto comunque al termine della lunga fase di politiche monetarie accomodanti che il mondo intero ha conosciuto.
La Commissione europea ha aperto lo scorso maggio due consultazioni target, destinate agli esperti del settore, sulla revisione della Direttiva sui servizi di pagamento (Psd2) e sull’open finance e la condivisione dei dati nel settore finanziario. Entrambe rientrano nella strategia della Commissione per l’Unione dei mercati dei capitali (CMU). Anasf ha partecipato alla fase consultiva inviando i propri commenti al legislatore europeo. La Psd2 mira a creare un mercato dei pagamenti dell’Ue integrato, competitivo e innovativo, con un elevato livello di protezione dei consumatori, la sicurezza dei pagamenti e la loro facilità d’uso.
Una persona su tre vuole assicurare la sua salute entro un anno. A sostenerlo è l’Osservatorio Sanità di UniSalute, realizzato con Nomisma, secondo cui nei prossimi 12 mesi un terzo degli italiani (32%) è interessato a stipulare una polizza integrativa andandosi ad aggiungere al 30% che già ne possiede una. Gli anni d’emergenza sanitaria hanno evidentemente aumentato la sensibilità sul tema salute e un numero crescente di persone sembra propenso a investire sul proprio benessere, puntando anche sulle polizze.
  • Italiani più ricchi
Nel 2020 il reddito medio delle famiglie italiane era più alto del 3,7% di quello del 2016, ma ancora inferiore di quasi 8 punti percentuali rispetto al picco raggiunto nel 2006, prima delle ultime tre recessioni che hanno colpito l’economia italiana. La ricchezza netta media è aumentata dell’1,7% tra il 2016 e il 2020, ma è cresciuta ulteriormente la disuguaglianza nella relativa distribuzione. La quota di famiglie indebitate è tornata ad aumentare, mentre è diminuito di 4 punti percentuali rispetto al 2016 il peso delle famiglie finanziariamente vulnerabili. Sono questi i principali dati che emergono dall’indagine sui bilanci delle famiglie italiane realizzata da Bankitalia. Nel 2020 il reddito annuo familiare, in termini reali e al netto delle imposte sul reddito e dei contributi sociali, è stato superiore di circa il 3% rispetto a quello rilevato nell’indagine sul 2016, ma ancora inferiore di oltre il 12% a quello registrato nel 2006, prima della crisi finanziaria globale.
La polizza di Bpm Vita non prevede opzioni accessorie e si basa su un motore finanziario flessibile e stile value

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  • Mutui casa più cari La corsa parte dal tasso variabile
Il rialzo del costo del denaro deciso dalla Bce funzionerà come un sasso in uno stagno: con cerchi concentrici, raggiungerà con intensità variabile tutti gli altri tassi di interessi, facendoli muovere nella stessa direzione. Colpendo anche l’investimento più amato dagli italiani e la fonte di indebitamento più comune: il mutuo sulla casa.

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  • Bankitalia: colpito il ceto medio, fine mese difficile per uno su due
Dal 2016 al 2020 sono migliorati redditi e ricchezza delle famiglie più povere, grazie soprattutto al reddito di cittadinanza. Nonostante ciò, nello stesso quadriennio, la diseguaglianza è aumentata. Il 54 per cento delle famiglie ha dichiarato che, al momento dell’intervista, riusciva ad arrivare a fine mese con qualche difficoltà. Soffre anche il ceto medio, per il calo del valore delle abitazioni. Questi i risultati della «Indagine sui bilanci delle famiglie», diffusa dalla Banca d’Italia, con riferimento al 2020 e a 4 anni dalla precedente. La banca centrale ha affinato il campione oggetto d’intervista per intercettare meglio le famiglie più ricche. Cambiamenti che rendono non comparabili i risultati con le indagini precedenti. Tanto che per mantenere la comparabilità la Banca d’Italia ha affiancato alle nuove rilevazioni anche un’elaborazione dei dati confrontabile con le vecchie indagini.
  • Bipiemme vita, Banco Bpm sale al 100%
Banco Bpm conclude l’acquisto dal gruppo Covéa dell’81% nella joint venture di bancassicurazione Bipiemme Vita per un 309,4 milioni, secondo il percorso disegnato dagli accordi di aprile. Esce quindi di scena Covéa e l’istituto guidato da Giuseppe Castagna sale al 100% della compagnia vita, che a sua volta ha il 100% di Bipiemme Assicurazioni, che lavora nei danni. Ora la banca ha la facoltà di esercitare entro giugno 2023 anche l’opzione di acquisto da Cattolica del 65% nella joint venture Vera vita e Vera assicurazioni di cui l’istituto ha il 35%. L’obiettivo è quello fissato nel piano presentato al mercato nel novembre del 2021 dal ceo Castagna. E cioè di avere il pieno controllo dell’attività assicurativa per poi decidere quale strada prendere. Vale a dire se mantenere il controllo dell’attività o aprire ad altre alleanze.

  • Generali, ok Ivass al buy back: acquisti fino a 500 milioni

  • Frodi finanziarie. La truffa ora corre online e colpisce conti correnti e risparmi
  • Unit, la raccolta va in negativo e si attendono nuove regole più stringenti
  • Ramo vita. Con il rialzo dei tassi torna l’offerta delle linee rivalutabili