Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Ieri il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, presentando il XXI Rapporto annuale dell’istituto, ha reso noto che, a partire da gennaio 2021, la ripresa ha fatto registrare il valore più alto mai registrato prima del tasso di occupazione. Un dato pari al 60% che, anche se lontano dall’obiettivo europeo del 70%, è la dimostrazione di un atterraggio morbido dello sblocco dei licenziamenti.
È esclusa la sanzione per responsabilità amministrativa degli enti alla spa anche se i vertici della società sono condannati per aggiotaggio. E ciò perché risulta comunque valido il modello organizzativo adottato dall’impresa per prevenire i reati: sono proprio il presidente e l’amministratore delegato a mentire ai mercati, diffondendo false informazioni su una controllata, approfittando della loro autonomia e rendendo impossibile il controllo dell’organo di vigilanza. È quanto emerge dalla sentenza 23401/22, pubblicata il 15 giugno dalla sesta sezione penale della Cassazione, che si pronuncia su di una vicenda già finita all’attenzione della Suprema corte.
Il test della diligenza diventa diabolico nelle cessioni a catena dei bonus edilizi: non basta il controllo nel primo trasferimento ma i sei indicatori antifrode stabiliti dall’agenzia delle entrate che liberano gli acquirenti dal rischio di responsabilità solidale con i cedenti, vanno riverificati ad ogni passaggio di mano dei tax credit.
- Invag stacca la cedola grazie alle Generali
Una cedola di 4,7 milioni di euro ha remunerato pochi giorni fa i soci di Invag, il salotto buono voluto da Mediobanca che detiene lo 0,77% di Assicurazioni Generali e che all’ultima assemblea dei soci del gruppo assicurativo del 29 aprile ha votato per la lista presentata dal consiglio d’amministrazione uscente. Al capitale di Invag partecipano oltre alla stessa Mediobanca i gruppi Gavio, Lavazza, Zannoni, Minozzi e la Valsabbia Investimenti di imprenditori bresciani. Il dividendo è stato attinto all’utile 2021 di 16,5 milioni destinando a riserva il profitto restante. La partecipazione nel Leone di Trieste pari a 12 milioni di titoli è rimasta iscritta a 210,3 milioni mentre il valore di borsa di fine dello scorso anno era pari a 224 milioni sceso attualmente a 184 milioni. L’intera quota (che ha consentito a Invag di incassare un dividendo di 12,8 milioni a valere sull’esercizio 2021 della compagnia assicurativa) è in pegno all’istituto di Piazzetta Cuccia che a Invag ha erogato un finanziamento pari a 104 milioni, rinnovato fino a giugno 2023. L’utile di bilancio si confronta con quello di 4,6 milioni dell’esercizio precedente e deriva ovviamente dalla cedola Generali incassata lo scorso anno e pari a 17,6 milioni.
- Pensioni, con l’inflazione all’ 8% la spesa cresce di 24 miliardiXI Rapporto annuale dell’Inps
Un aumento della spesa per pensioni sostenuta dall’Inps di 24 miliardi nel 2023. Sarebbe questa la ricaduta sull’andamento dei costi della previdenza nel caso in cui la corsa dell’inflazione si assestasse a fine anno a quota 8 per cento. La stima, già in parte circolata nelle scorse settimane anche sulla base di alcune proiezioni dell’Upb, è stata citata dai tecnici dell’Istituto nel chiarire i dettagli delle oltre 500 pagine del XXI rapporto annuale Inps, che è stato presentato ieri alla Camera dal presidente Pasquale Tridico, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Un dato, quello sugli effetti della crescita dei prezzi, alimentata dal perdurare del conflitto russo-ucraino e dallo strascico della pandemia, che è parzialmente assorbito nelle previsioni dell’ultimo Def in cui si indica per il prossimo anno un aumento del 7% della spesa pensionistica. E che fa riflettere sul futuro del sistema previdenziale. Un sistema che senza crescita economica e produttività non riuscirebbe a restare in equilibrio, come lascia intendere lo stesso pool di esperti dell’ente, guidato dal direttore del centro studi e ricerche, Daniele Checchi. Nel 2021 a circa 16 milioni di pensionati, di cui 8,3 milioni donne e 7,7 uomini, sono stati versati trattamenti per un importo lordo complessivo di 312 miliardi (+1,55% sul 2020). E il conto è destinato a salire con i correttivi che potrebbero scattare per evitare nel 2023 il ritorno integrale alla legge Fornero dopo lo stop a fine anno di Quota 102.
- Eurostat: scende ancora la popolazione nella Ue In Italia il calo maggiore
L’Italia segna il maggior calo di popolazione nella Ue, con meno 253.100 persone, secondo i dati pubblicati da Eurostat, in occasione della Giornata mondiale della popolazione. In generale, la popolazione dell’Unione è diminuita passando da 447 milioni del 1° gennaio 2021 ai 446,8 milioni del 1° gennaio 2022. Il cambiamento naturale negativo (più morti che nascite) ha superato la migrazione netta positiva per il secondo anno, molto probabilmente a causa dell’impatto della pandemia. I dati negativi dell’Italia sono noti da tempo: nel 2021 siamo scesi sotto i 400mila nati, e anche nel primo trimestre dell’anno si è registrato un calo di 10mila nascite rispetto allo stesso periodo 2021, nonostante il positivo rimbalzo registrato negli ultimi due mesi dello scorso anno. La popolazione dei singoli Stati membri dell’Ue, al primo gennaio di quest’anno, variava da 0,5 milioni a Malta a 83,2 milioni in Germania, che insieme a Francia e Italia, rappresentano quasi la metà (47%) della popolazione totale dell’Unione.
- Generali, al via la revoca delle azioni Cattolica