Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Nei giorni scorsi era stato il presidente dell’Ivass e direttore generale della Banca d’Italia, Luigi Federico Signorini, a ipotizzare un’integrazione sempre più stretta tra l’istituto di controllo del settore assicurativo e Via Nazionale, fino a trasformare il primo in ente strumentale, completando il processo di avvicinamento iniziato nel 2013. Un cambiamento che richiederebbe un intervento normativo e Signorini ha aggiunto di «aver trovato orecchie attente» nel governo. Ma in attesa di una riforma più strutturata i due istituti continuano a lavorare in sinergia, mettendo in comune competenze e risorse per quanto già consentito dalle norme, sia per la tutela dei consumatori (con il confine tra prodotti bancari e assicurativi sempre più labile) sia nell’educazione ai risparmiatori. Ieri ha preso inizio la quinta edizione del Mese dell’educazione finanziaria che si svolgerà a ottobre 2022.
Le reti di consulenza fanno il pieno di raccolta anche a maggio, ma a farla da padrona nel mese sono i conti correnti. Su un totale di 3,9 miliardi di euro di afflussi, ha rilevato Assoreti, il 75%, ossia 2,9 miliardi, è confluito in liquidità, per un totale da inizio anno di 12,7 miliardi (più del doppio dei 6 del 2021). Un dato che desta preoccupazione, anche perché, con l’inflazione al 6,8%, una quota così alta di denaro non investito rischia di essere erosa dal carovita galoppante. Ma dietro al numero grezzo ci sono diverse chiavi di lettura.
Si allarga la platea dei soggetti cui le banche potranno cedere i crediti fiscali generati dai bonus edilizi. Di fatto un’apertura quasi a tutti. La riformulazione dell’emendamento in materia arrivato ieri nelle commissione Bilancio e Finanze della Camera, dove si discute il decreto Aiuti, esclude infatti soltanto i consumatori e gli utenti indicati dal Codice del consumo come persone fisiche che agiscono «per scopi estranei all’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta».
  • Dea Capital cede ad Allianz trophy asset da 175 milioni
DeA Capital Re sgr ha perfezionato la vendita di un immobile storico ad Allianz. Si tratta del palazzo della ex sede di Federconsorzi in piazza Indipendenza a Roma, un trophy asset di grande pregio soggetto a vincolo da parte della Soprintendenza dei Beni Architettonici, totalmente ristrutturato da DeA Capital Real Estate sgr. La transazione, che è seguita a una complessa riqualificazione dell’immobile, è stata conclusa a un prezzo di circa 175 milioni di euro. L’asset, gestito da Dea Capital attraverso il fondo Omega, è stato acquistato dal gruppo Allianz attraverso il Fondo Altair. Al termine della ristrutturazione l’immobile, che è di nove piani fuori terra più due interrati per 22mila metri quadri totali, ha ottenuto la certificazione Leed gold. Lo stabile ospita attualmente la sede romana della società di consulenza Kpmg e gli uffici del gruppo Gardant. Entro fine anno aprirà anche un centro fitness con piscina promosso dalla società Virgin Active.

Via libera alle tabelle milanesi 2022 del danno parentale integrate con il sistema a punti. L’aggiornamento scatta dopo la sentenza 10579/21 della Cassazione civile che ha cambiato orientamento, ritenendo insufficiente indicare un semplice range di valori per risarcire, ad esempio, chi ha perso un familiare in un incidente stradale.
Allianz Real Estate, per conto di diverse società del gruppo Allianz, ha ampliato la presenza in Italia con l’acquisizione di un immobile a uso uffici a Roma per 175 milioni di euro. L’operazione è stata effettuata attraverso il Fondo Altair, un fondo immobiliare chiuso gestito da Dea Capital Real Estate sgr.

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  • Superbonus, il governo allenta le limitazioni sui crediti Per le banche più facile cederli
Il governo sblocca la cessione dei crediti d’imposta del Superbonus. Prova a salvare migliaia di crediti ‘incagliati’ e scongiurare il fallimento di medie e piccole imprese edili. Con una norma, frutto di una lunga e sfiancante mediazionetra il ministero dell’Economia e i partiti di maggioranza, che amplia di molto la platea dei cessionari, escludendo solo i consumatori. Fino all’ultimo i gruppi provano a ottenere di più, almeno allargare le garanzie per chi acquisti i crediti, ma il governo ha fissato paletti ben precisi e tiene il punto: per il bonus al 110% non possono essere stanziatinuovi fondi né concesse altre proroghe.

  • Assicurazioni, l’agente fa da sostituto per la branch
  • I rincari nelle polizze spingono le captive
  • Auto, un’azienda su due subirà la transizione
  • Bonus edilizi, quarta cessione dei crediti a tutte le partite Iva
Il Governo non arretra di un centimetro e nella riscrittura dell’emendamento sul Superbonus non va oltre a quanto annunciato due giorni fa alla maggioranza: cessione dei crediti aperta a tutte le partite Iva con esclusione dei soli consumatori finali. Stop a ogni possibile proroga o alle altre aperture chieste dalla maggioranza per rianimare il mercato dei crediti e di conseguenza l’intero comparto dell’edilizia. La proposta sarà messa ai voti nella notte dopo che ieri ha scatenato la protesta di una parte dell’opposizione con i deputati di Alternativa che hanno occupato il tavolo della presidenza della sala del Mappamondo per impedire la ripresa dei lavori delle Commissioni Finanze e Bilancio della Camera. Il blocco ha imposto alle due Commissioni di traslocare nell’Aula dei Gruppi e riprendere i lavori per procedere all’esame degli altri emendamenti. Lavori sospesi poi in attesa del deposito in serata, da parte del Governo, del nuovo decreto taglia bollette e salva stoccaggi di gas da oltre 7 miliardi approvato poche ore prima a Palazzo Chigi
  • La responsabilità di chi acquista rischia di frenare l’effetto sblocco