Nel gennaio di quest’anno, i Lloyd’s di Londra hanno suscitato l’attenzione di tutto il mercato assicurativo quando era stato riferito che la più antica piazza assicurativa del mondo stava valutando un trasferimento dall’edificio progettato da Richard Rogers.
Il Financial Times (FT) ha tranquillizzato i contrari al potenziale trasferimento con la notizia che i Lloyd’s intendono rimanere nel loro edificio storico almeno fino al 2031. La testata ha osservato che il successo del passaggio al lavoro a domicilio durante il COVID-19 ha portato alcuni broker e assicuratori a prevedere la fine delle contrattazioni faccia a faccia, e che l’annuncio afferma l’importanza del contatto diretto per il mercato assicurativo globale.
FT ha riferito che fonti che hanno familiarità con la questione hanno messo a tacere i timori che i Lloyd’s potessero cercare di esercitare una clausola di rottura nel contratto di locazione che li avrebbe visti cambiare sede nel 2026. Una fonte ha riferito che ora non è previsto che i Lloyd’s escano dal contratto di locazione che dura fino al 2031, e le trattative con Ping An – il proprietario cinese di One Lime Street – sono passate a discutere i termini attraverso i quali potrebbe potenzialmente rimanere per un periodo ancora più lungo.
Le fonti hanno anche rivelato che l’ambizione dei Lloyd’s di rimanere oltre il 2031 dipende dal raggiungimento di un accordo con Ping An, e che le trattative dovrebbero concludersi entro il quarto trimestre. FT ha sottolineato che Ping An ha rifiutato di commentare la notizia.
L’amministratore delegato dei Lloyd’s, John Neal, aveva già parlato di riorganizzare la famosa sala di sottoscrizione per trasformarla in uno spazio meno formale.
Commentando questa considerazione, i Lloyd’s hanno dichiarato: “Mentre ci adattiamo a nuove strutture e a modalità di lavoro flessibili, continuiamo a riflettere attentamente sui requisiti futuri degli spazi e dei servizi di cui il nostro mercato ha bisogno”.