Secondo il Canadian Institute of Actuaries (CIA), i big data potrebbero essere utilizzati dagli assicuratori per perfezionare ulteriormente le classi di rischio e il pricing delle polizze, definendo meglio il perimetro dei diversi prodotti a beneficio dei consumatori.
In un recente studio dal titolo “‘Big data and risk classification: Understanding the actuarial and social issues”, gli attuari canadesi della CIA hanno affermato che l’utilizzo di big data possono contribuire al corretto funzionamento dei mercati assicurativi.
CIA ritiene appropriato l’utilizzo dei big data nella definizione delle tariffe assicurative e che attraverso tali dati si favorisca una migliore comprensione del rischio.
La limitazione dell’accesso a questi dati potrebbe quindi avere un impatto negativo sulla disponibilità della copertura o sul prezzo della polizza, ha aggiunto CIA.
“Man mano che cresce la disponibilità dei big data attraverso le nuove tecnologie, gli assicuratori possono utilizzarli per perfezionare ulteriormente le loro classi di rischio e offrire soluzioni assicurative maggiormente targettizzate sulle esigenze specifiche e sui diversi contesti in cui operano i sottoscrittori”, ha commentato Matthew Buchalter, di CIA.
Gli attuari canadesi sottolineano che i big data, come tutti i dati utilizzati nella definizione delle tariffe, sono soggetti alle pratiche etiche di raccolta dei dati, alle leggi sulla privacy e ai requisiti di sicurezza delle informazioni necessari per proteggere i consumatori.