Per assistere un proprio familiare anziano o non autosufficiente, il 58,5% delle famiglie non esita a scartare il ricorso a una Residenza sanitaria assistenziale (RSA) preferendo l’assunzione delle cosiddette “badanti”.
E’ quanto emerge dal 4° report del programma “Welfare familiare e valore sociale del lavoro domestico in Italia” curato da Censis e Assindatcolf, l’Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico.
Lo riporta Percorsi di Secondo Welfare in un recente articolo.
Tra le famiglie che prendono in considerazione la scelta della Rsa, il 21,3% si rivolgerebbe a una struttura convenzionata, il 14,2% a una privata, il restante 6,0% a una pubblica.
Anche gli anziani sono scettici sul ricorso a una Rsa: dal 50,8% di chi ha un’età inferiore ai 55 anni si passa al 52,9% di chi ha un’età compresa tra 55 e 64 anni, per salire al 69,5% degli over 64.
I dubbi riguarderebbero soprattutto la qualità delle relazioni che si potrebbero mantenere all’interno delle strutture di assistenza. Chi esclude il ricorso a una Rsa è consapevole delle difficoltà a riproporre, all’esterno della propria casa, le attenzioni rivolte alla persona anziana o non autosufficiente (59,0%); inoltre il 20,9% pensa che il distacco dalla propria abitazione produrrebbe effetti negativi sul familiare da assistere. Al contrario, la scelta di una Rsa è invece motivata dalla professionalità del personale impiegato nelle strutture di assistenza (63,3%).