ANCHE LA TORINESE NOBIS HA VALUTATO L’OPERAZIONE (VALORE STIMATO: 30 MILIONI) MA IL FONDO AMERICANO APPARE FAVORITO
Entra nel vivo la cessione di Bim Vita, la joint venture partecipata dal gruppo Unipol assieme alla private bank torinese Banca Intermobiliare. In pole position per rilevare la compagnia, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, ci sarebbe Athora, la società specializzata in run-off di portafogli vita, ovvero della gestione delle polizze fino alla scadenza, controllata dal fondo di private equity americano Apollo. Il mandato per l’operazione sarebbe stato affidato ai consulenti di Kpmg e non sarebbero mancati fondi di private equity e realtà assicurative interessate a conoscere meglio la compagnia, a fronte di offerte non vincolanti fatte recapitare nei mesi scorsi. Il processo è poi proseguito fino alle proposte vincolanti e il dossier sarebbe finito anche nei radar di Nobis Assicurazioni, la compagnia fondata da Alberto Di Tanno (Intergea), che nell’azionariato vede Investimenti Industriali di Andrea Agnelli (poco più del 2%) e che negli ultimi anni non si è certo risparmiata in acquisizioni: da Filo Diretto ad Apulia Previdenza, che le ha consentito l’ingresso nel ramo Vita, fino a Darag. Nobis avrebbe studiato l’operazione Bim Vita, interessata proprio a rafforzare ulteriormente l’attività Vita rispetto a quello Danni, ma in questa fase in pole position appare appunto Athora per un’operazione che potrebbe valere circa 30 milioni. Secondo gli ultimi dati su Bim VIta, pubblicati sul bilancio di Unipol, nel 2020 la compagnia ha registrato un risultato economico di 1,5 milioni, in contrazione rispetto agli 1,8 milioni dell’anno precedente. Mentre in termini di raccolta i premi lordi contabilizzati ammontano a 46 milioni contro i 56,2 milioni di fine 2019, con un volume degli investimenti complessivi di 675,4 milioni, in crescita rispetto ai 638 milioni dell’anno prima. Unipol, tramite UnipolSai, detiene in particolare il 70% della compagnia, ereditato dall’acquisizione di FondiariaSai, mentre il 30% restante è nelle mani di Banca Intermobiliare, con i private banker che ne distribuiscono le polizze.
Un’operazione che potrebbe valere appunto una trentina di milioni e che si andrà ad aggiungere alle altre dismissioni Vita che stanno animando in queste ultime settimane il mercato assicurativo italiano. La principale rigurda senza dubbio Eurovita, con Cinven interessata a liquidare le proprie partecipazioni assicurative in Italiacomplessivamente potrebbero valere più di 600 milioni. Anche in questo caso l’interesse più forte sarebbe stato espresso da un fondo di private equity, Apax, con Cinven che potrebbe decidere però di aspettare tempi più propizi per procedere con la cessione. Non solo.
In vendita c’è, come noto, anche Amissima Vita, e in questo caso a cedere sarebbe proprio Apollo pronto all’incasso dopo aver già ceduto la compagnia danni ad Hdi, controllata dal gruppo tedesco Talanx per premi complessivi pari a circa 278 milioni. Nel caso di Amissima Vita il controvalore complessivo dell’operazione sarebbe stimato in circa 300 milioni e l’operazione non avverrebbe tramite il veicolo Athora (specializzato come detto in run-off di portafogli) ma direttamente tramite il fondo di private equity, con il veicolo Primavera Holding. Anche in questo caso le trattative vanno avanti, con altri fondi di private equity che sarebbero studiando le modalità per subentrare ad Apollo, ma non solo.
A mostrare interesse sarebbe stato anche Credit Agricole, con un’operazione che potrebbe assumere ancora più valore qualora l’istituto francese riuscisse ad accaparrarsi anche Banca Carige (che per conto di Amissima Vita distribuisce le polizze nei suoi sportelli), accelerando così sul fronte delle sinergie bancassicurative. (riproduzione riservata)
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