LE MODIFICHE AL DECRETO 73 IN COMMISSIONE. PIÙ MARGINI ALLE POSTE SULLA CESSIONE DEL CREDITO
di Giovanni Galli
Dal sostegni bis un argine al rincaro dei prezzi in edilizia che rischia di frenare il superbonus del 110%. La commissione bilancio della Camera ha approvato un emendamento al dl 73 del 2021 riguardante i contratti derivanti da procedure i cui bandi o avvisi siano stati pubblicati prima e dopo dell’entrata in vigore del decreto legislativo 18 aprile 2016, n.50. Per tali contratti saranno previste compensazioni determinate applicando alle quantità dei singoli materiali impiegati nelle lavorazioni eseguite e contabilizzate dal direttore dei lavori nell’anno 2021, le variazioni in aumento o in diminuzione dei relativi prezzi, rilevate dai decreti ministeriali con riferimento alla data dell’offerta, eccedenti l’otto per cento se riferite esclusivamente all’anno 2020, ed eccedenti il 10 per cento complessivo, in caso di offerte antecedenti al 2020. «Il rincaro delle materie prime edili è diventato un serio problema perché danneggia un settore trainante per la nostra economia e rischia di vanificare i benefici di misure di rilancio come il superbonus. Il balzo dei costi di acciaio (+60%), alluminio (+80,4%) e rame (+130%), a dati dell’Ufficio studi Anima di Confindustria monitorati dall’Università di Brescia, è preoccupante e ha richiesto un intervento eccezionale del governo», afferma Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia. «Dopo le tante richieste d’intervento dalle categorie economiche quali Ance, Oice e Assital, l’interpellanza urgente alla Camera, ho presentato un emendamento al dl sostegni bis che è stato approvato in commissione. Una compensazione per salvaguardare un settore strategico», conclude.

Ma non è l’unica novità in materia di superbonus emergente dai lavori della commissione sul dl. Va infatti registrato il via libera ad alcune modifiche che si muovono nella direzione di rafforzare la raccolta di BancoPosta per permettere una maggiore cessione del credito riferito al al 110%. Si tratta in particolare di due emendamenti, uno Pd, l’altro FI, con cui si prevede che una quota dei fondi provenienti da raccolta effettuata da Poste Italiane per attività di BancoPosta presso la clientela privata siano destinati alla copertura dei crediti di imposta cedibili, come appunto il superbonus al 110% per la riqualificazione degli edifici.

I geometri: tempi lunghi per i documenti
Le criticità per poter usufruire del superbonus edilizio 110% sono «numerose, gravi e già denunciate più volte da tutti i soggetti coinvolti»: per evitare, quindi, che da «grande opportunità» per il rilancio dell’economia e la riqualificazione del patrimonio immobiliare questa agevolazione possa trasformarsi in un «buco nell’acqua», il presidente del Collegio dei geometri della provincia di Perugia Enzo Tonzani e quello della Libera associazione dei geometri di Perugia, Corciano e Torgiano Stefano Antonini hanno incontrato il sindaco di Perugia Andrea Romizi. L’obiettivo: cercare di individuare «rapidamente» delle soluzioni e dare così risposte ai cittadini che «ogni giorno chiamano per lamentarsi dei notevoli ritardi e della complicata burocrazia». Alla riunione, in cui i geometri hanno espresso anche il punto di vista della Rete professioni tecniche, sono poi intervenute l’assessore comunale all’edilizia privata Margherita Scoccia e la nuova dirigente del settore Francesca Vincenti. Il confronto si è concluso con la decisione di istituire un tavolo tecnico di monitoraggio che possa trovare rimedio alle problematiche. «Le difficoltà che incontriamo con la pubblica amministrazione», hanno spiegato Tonzani e Antonini, «sono relative, innanzitutto, agli infiniti tempi di attesa necessari per ottenere i documenti. Un problema che riguarda tutti i comuni umbri, dovuto essenzialmente alla mancata digitalizzazione degli archivi, acuito dal fatto che molti tecnici comunali stanno tuttora lavorando a distanza. Ciò ci impedisce anche di confrontarci vis a vis con essi sull’interpretazione delle norme regionali. Riscontriamo poi un continuo aumento dei prezzi dei materiali e difficoltà a reperirli in tempi utili».
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