DIREZIONE ANTIFRODE
Intervista a Francesco Capuano Responsabile Antifrode P&C di Generali Italia
Autore: M.R. Oliviero
ASSINEWS 332 – luglio-agosto 2021
Dott. Francesco Capuano, attraverso quale percorso professionale arriva ad occupar si di antifrode assicurativa?
Sono entrato in Generali 32 anni fa, varcando il portone di Piazza Cordusio, e ho svolto nel tempo diversi ruoli nell’area Danni, in particolare nel settore claims, fino a ricoprire dal 2009 al 2015 la responsabilità di direttore sinistri. Particolarmente entusiasmante è stato per me aver preso parte attiva agli importanti processi di trasformazione del Gruppo con le integrazioni prima del gruppo Ina Assitalia e poi del gruppo Toro. Dal 2016 mi occupo di antifrode assicurativa, una leva competitiva sulla quale la compagnia ha deciso fortemente di investire, puntando ad integrare le attività di antifrode assuntiva con quelle di antifrode liquidativa, con una decisa spinta su processi innovativi e tecnologici.
All’interno della vostra compagnia qual i sono le aree geografiche maggiormente colpite dalle frodi assicurative?
Alcune aree del Paese restano maggiormente esposte a speculazioni e truffe nel nostro settore, ma oggi, alla luce delle nostre analisi, possiamo sostenere che nessuna area geografica può definirsi “immune”. La pandemia ha inevitabilmente acuito le diseguaglianze socio economiche e messo in crisi interi settori merceologici, e l’ambito assicurativo è sicuramente tra quelli aggredibili da fenomeni che hanno a che fare organizzazioni criminali che operano ai danni delle imprese assicurative per finanziare le proprie attività illecite. La security assicurativa e la migliore comprensione delle anomalie di settore sui diversi territori, oggi più che mai, nello slancio della ripartenza, devono supportare lo sviluppo sostenibile del nostro business e rappresentare un nostro tratto distintivo di affidabilità per i nostri clienti.
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