SUPERATO IL TARGET DELLE CONSISTENZE GRAZIE ALLA RACCOLTA: DA GENNAIO +4,7 MILIARDI
Banca Mediolanum taglia il traguardo dei 100 miliardi di euro di masse. Un risultato frutto della raccolta del mese di giugno, positiva per 687 milioni (482 il gestito), per un totale da inizio anno di 4,7 miliardi. MF-Milano Finanza ne ha parlato con l’ad Massimo Doris.
Domanda. Un numero su tutti: 100 miliardi…
Risposta. Sono il frutto di una crescita costante che l’anno scorso ci ha portato a raccogliere 7,7 miliardi. Nei primi sei mesi abbiamo già raggiunto 4,7 miliardi. Durante la pandemia la clientela si è resa conto della bontà e della qualità del nostro modello di consulenza, sempre garantita da remoto in ogni momento grazie anche al lavoro dei family banker.
D. Nel gestito si sta assistendo a un record di raccolta nei fondi azionari. C’è il rischio bolla?
R. Proponiamo l’azionario solo per esigenze di lungo termine: una bolla può esserci, ma se si investe nel lungo periodo la si supera. Inoltre, il grosso della raccolta azionaria proviene da piani di accumulo e altre soluzioni di investimento in cui i clienti entrano progressivamente e in maniera graduale e diversificata.
D. Da inizio anno la clientela è aumentata a 90 mila bancarizzati. Quali i prossimi obiettivi?
R. I clienti che hanno avuto buone esperienze con Banca Mediolanum durante la pandemia hanno portato altri clienti tramite il passaparola. Inoltre c’è il progetto Selfy, che punta all’acquisizione diretta della clientela attraverso il web e che entro fine anno dovrebbe portare 15 mila unità aggiuntive.
D. Positiva anche la raccolta dell’amministrato, che però è più che dimezzata anno su anno. Puntate a diminuire ancora?
R. Non esattamente: vogliamo acquisire i clienti in toto, diventando per loro l’unica banca di riferimento. Molto dell’amministrato del 2020, derivante dalla promozione del 2% sul conto, è stato trasformato in gestito quest’anno. Per fine 2021 puntiamo a una raccolta simile allo scorso anno, con un mix migliore, più sbilanciato verso il gestito.
D. Un recente report di Citi indicava valore in un possibile matrimonio tra voi e Mediobanca. Deal possibile?
R. Per le banche reti come noi non ci sono i problemi di redditività di cui soffrono le realtà commerciali, quindi non abbiamo necessità di aggregarci. Mediolanum e Mediobanca sono complementari, l’unione avrebbe senso da un punto di vista teorico. Ma non ne vediamo la necessità: siamo in salute, stiamo crescendo e siamo redditivi. (riproduzione riservata)
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