IL CASO
Autore: Fabrizio Mauceri
ASSINEWS 332 – luglio-agosto 2021
Premessa
Il mercato assicurativo italiano è talmente scontato e monotono che si aspettano sempre delle novità per avere qualche prodotto nuovo da offrire ai propri clienti in modo da incrementare il portafoglio. Quando sono uscite le prime polizze D&O e anni dopo le polizze cyber molti pertanto si sono cimentati nel cercare di sviluppare questi mercati anche se con risultati alterni e non sempre proporzionati allo slancio iniziale.
Da qualche tempo nel mercato assicurativo italiano si parla di polizze parametriche e del loro possibile sviluppo in tutti i rami in alternativa alle polizze tradizionali. Ma cosa sono le polizze parametriche? Sono in linea con l’ordinamento giuridico italiano? Sono una opportunità o una minaccia per gli operatori del mercato assicurativo? A queste domande cercheremo di rispondere in questa sede.
Origini
Le polizze parametriche non nascono in Italia, ma in Francia e sono state utilizzate inizialmente soprattutto nell’agricoltura. I principi che stanno dietro la loro impostazione possono benissimo essere applicati anche a tutti gli altri settori.
Sono polizze parametriche quei prodotti che prevedono il diritto ad ottenere un indennizzo al verificarsi di un evento stabilito in polizza a prescindere dal danno reale che si è verificato.
Nell’agricoltura, ad esempio, l’efficacia della polizza scatta automaticamente al maturarsi di determinati indici: la caduta di un certo numero di centimetri di pioggia o grandine o l’assenza di un numero sufficiente di giornate di sole o, ancora, un dato numero di giorni di siccità.
Il verificarsi dell’evento dà all’assicurato il diritto di ricevere un indennizzo forfettario a prescindere dal danno reale.
Il contenuto integrale di questo articolo è visualizzabile solo dagli abbonati a Non sei abbonato?
Scopri i piani di abbonamento
Sei già abbonato? Effettua il login nel modulo sottostante
© Riproduzione riservata