di Paola Valentini
Banca Generali si prepara a distribuire mezzo miliardo di euro di dividendi, pari a un dividend yield del 13%, e centra con sei mesi d’anticipo i target del piano triennale al 2021, forte di masse ai massimi oltre quota 80 miliardi (+17%) trainate da una raccolta netta di 3,8 miliardi (+35%), che spingono l’utile del semestre a 190 milioni (+44%), pur a fronte di stanziamenti prudenziali a protezione della clientela per 80 milioni. I ricavi totali sono saliti dal 43% a 432,7 milioni, al risultato hanno contribuito le commissioni ricorrenti nette (212,4 milioni, +19%) per la crescita delle masse gestite, il miglioramento del mix di prodotto e il lancio di nuove iniziative per la diversificazione dei ricavi. Nello specifico, le commissioni di gestione lorde si sono attestate a 380,5 milioni (+17%), quelle bancarie e d’ingresso a 68,7 milioni (+23%) e i caricamenti variabili sono saliti a 165 milioni. I costi operativi sono stati di 101,4 milioni, +4,6%, e gli utili ricorrenti sono cresciuti del 23% a 83,3 milioni. Sul fronte patrimoniale, il Cet1 ratio è al 15,3% e il Tcr ratio al 16,5%, mentre per quanto riguarda le cedole, in aggiunta ai 3,3 euro deliberati per gli esercizi 2019/2020 e ora distribuibili (2,7 per azione nella finestra temporale dal 15 ottobre al 31 dicembre 2021 e 0,6 per azione dal 15 gennaio al 31 marzo 2022) dopo che la Bce ha tolto i vincoli, il gruppo ha stanziato per il bilancio in corso altri 1,25 euro che saranno pagati la prossima primavera con l’ok dell’assemblea. In totale verranno distribuiti 4,55 euro per azione, che rispetto al prezzo attuale del titolo (35,26 euro, -0,31%) si traduce in un rendimento del 12,9%.
Nel frattempo, a fine giugno la banca ha raggiunto e superato il target di raccolta netta prevista nel piano industriale triennale al 2021, realizzando flussi netti per 14,8 miliardi (obiettivo oltre i 14,5 miliardi) e ha superato il target più elevato di masse raggiungendo gli 80,4 miliardi (contro il range di 76-80 miliardi indicato a piano).
«Luglio sta confermando la forza dei nostri banker e la vicinanza ai clienti. Per questo abbiamo deciso d’alzare le stime per quest’anno da 4,5-5 miliardi a 5,5-6 miliardi», ha spiegato l’ad Gian Maria Mossa. Sul fronte della remunerazione ai soci, il banchiere ha ribadito la strategia: «Confermiamo la politica di dividendo e guardiamo con fiducia alle prospettive per i prossimi mesi». (riproduzione riservata)
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