CRESTA, organismo indipendente nato per facilitare la gestione tecnica delle assicurazioni contro le catastrofi naturali, ha sempre considerato il terremoto di magnitudo 7.0 che ha colpito la costa della regione giapponese di Fukushima il 13 febbraio 2021, come un evento molto costoso per gli assicuratori, sicuramente superiore al miliardo di dollari. Secondo le ultimissime stime dell’organizzazione il costo dei danni del sisma costeranno complessivamente all’industria assicurativa qualcosa come 2,63 miliardi di dollari.
Un dato molto più alto rispetto a quanto stimato dalla General Insurance Association of Japan (GIAJ), che ha recentemente indicato in 1,62 miliardi di dollari il valore economico dei sinistri pagati (al 14 maggio) dalle società membri del GIAJ e della Foreign Non-Life Insurance Association of Japan.
I dati dell’organizzazione CRESTA mostrano ancora una volta come le perdite ri/assicurative legate a terremoti possano fluire e appalesarsi in maniera relativamente lenta e che sia quindi necessario del tempo prima di avere stime attendibili sui valori economici dei risarcimenti.
È interessante notare come il terremoto di Fukushima, in Giappone, rimanga l’unico evento catastrofale al di fuori degli Stati Uniti con danni superiori a 1 miliardo di dollari nel 2021.