Il prodotto permette di costruirsi una rendita vitalizia ma la gestione separata limita i rendimenti attesi
di Fausto Tenini e Alessandro Lazzari * (Assinews)
Zurich Io Decido è una assicurazione sulla vita che consente di costruire una rendita vitalizia. Si tratta di una polizza che da la possibilità di scegliere tra due opzioni differenti di rendita: vitalizia immediata, pagando un premio unico, oppure vitalizia differita, ed è su quest’ultima scelta che viene focalizzata l’analisi nella versione a premio annuo. In questo caso la riscossione della rendita decorre dalla scadenza del periodo di differimento definito alla stipula del contratto. Io Decido consente quindi di perseguire l’obiettivo di integrazione del reddito o della pensione costruendo una rendita futura attraverso il versamento di premi annuali di importo fisso. Le prestazioni del prodotto si rivalutano annualmente in base ai rendimenti della gestione separata Zurich Style, un portafoglio d’investimenti detenuto da Zurich composto prevalentemente da titoli obbligazionari. Nel corso della durata del contratto la rivalutazione potrà risultare positiva, negativa o nulla. Ma alla scadenza la rendita erogata sarà almeno pari alla rendita iniziale che è calcolata considerando il riconoscimento di un rendimento minimo garantito pari all’1% annuo. La sottoscrizione del contratto è riservata alle persone fisiche maggiorenni ma che non hanno più di 75 anni, ed è inoltre fissata l’età massima al termine del differimento, pari a 85 anni. La durata del contratto oscilla tra 5 e 30 anni e se non si versano almeno le prime tre annualità si estingue e i premi versati restano acquisiti dalla compagnia assicurativa. Il contraente può quindi esercitare il diritto di riscatto della rendita dopo i primi tre anni di versamenti ma non è consentito durante il periodo di godimento della rendita ne ammesso in termini parziali fino alla scadenza del contratto. La prestazione in caso di vita si riflette nel pagamento all’assicurato di una rendita posticipata annua vitalizia, rivalutata sulla base dei rendimenti della gestione separata Zurich Style, pari al massimo tra la rendita annua vitalizia rivalutata inizialmente assicurata e la rendita annua vitalizia inizialmente assicurata. La prestazione in caso di decesso, nell’opzione rendita differita a premio unico, garantisce il pagamento ai beneficiari di un importo pari al massimo valore tra il premio unico versato, netto e rivalutato, nella proporzione in cui la rendita annua sta a quella inizialmente assicurata, e il premio unico versato al netto del caricamento implicito. Le opzioni contrattuali coinvolgono sempre la rendita, che può diventare vitalizia certa per i primi 5 o 10 anni e successivamente vitalizia, reversibile su un’altra testa. La rendita annua minima assicurata non potrà essere inferiore a 500 euro nè superiore a 60 mila euro. L’importo complessivo dei premi versati nella gestione separata da un unico contraente o più contraenti collegati ad un medesimo soggetto non potrà risultare superiore a 30 milioni di euro. Il contratto prevede la concessione di prestiti nel caso in cui il contraente sia in regola con il pagamento dei premi nei limiti del 90% del valore di riscatto. In relazione al motore finanziario la compagnai investe tutti i premi nella gestione separata Zurich Style, caratterizzata da un profilo rendimento-rischio come sempre molto basso. La percentuale del fondo destinata al comparto obbligazionario è normalmente compresa tra l’80% ed il 100%, ed una componente minoritaria degli investimenti è composta da titoli azionari, principalmente europei, nel limite massimo del 15%. Il portafoglio allocato al 65% su titoli di Stato italiani ha permesso la generazione di un alto rendimento lordo nel 2019, pari al 3,46%. Il Kid evidenzia, sul periodo di detenzione raccomandato pari a 20 anni, rendimenti attesi al netto dei costi molto modesti. Ad esempio, nello scenario moderato si deve mettere in conto un utile medio annuo dello 0,42% (0,67% nel caso migliore), mentre lo scenario più sfavorevole evidenzia una perdita media annua dello 0,17%. I costi incidono notevolmente, pari al 2,32% annuo dopo 20 anni. (riproduzione riservata)