di Giulia Provino
Sismabonus anche per i titolari di reddito d’impresa. La detrazione per l’acquisto di case antisismiche, vendute da imprese di costruzione e ristrutturazione immobiliare che hanno realizzato interventi relativi all’adozione di misure antisismiche, può essere fruita anche dai soggetti titolari di reddito d’impresa. Lo ha chiarito l’Agenzia delle entrate con la risposta n. 213 del 14/7/2020. La normativa in materia di miglioramento sismico del patrimonio edilizio è finalizzata a promuovere la messa in sicurezza e la stabilità degli edifici in cui si svolgono attività agricole, professionali, produttive di beni e servizi, commerciali o non commerciali; pertanto la detrazione spetta anche ai titolari di reddito d’impresa. L’ambito applicativo dell’agevolazione, infatti, va inteso in senso ampio, visto che la disposizione «intende favorire la messa in sicurezza degli edifici per garantire l’integrità delle persone prima ancora che del patrimonio» e non prevede alcun ulteriore vincolo di natura soggettiva od oggettiva al riconoscimento del beneficio. Non è necessario che l’impresa esegua direttamente i lavori di miglioramento sismico. È possibile, infatti, che gli stessi interventi siano commissionati ad altra impresa esecutrice, a condizione che l’appaltante sia titolare del titolo abilitativo necessario alla realizzazione dei lavori finalizzati al miglioramento sismico e che sia astrattamente idonea a eseguirli oppure abbia nell’oggetto sociale la previsione espressa dell’attività di costruzione o di ristrutturazione immobiliare.
Non è invece consentito che l’impresa non acquisti l’immobile e che lo alieni, successivamente agli interventi, attraverso un mandato a vendere conferitogli dal proprietario.
Infine, il sismabonus è cumulabile con il contributo erogato allo scopo preciso di realizzare gli interventi. Secondo l’Agenzia, non osta alla fruizione della detrazione «l’eventuale contributo ricevuto dal Commissario per la ricostruzione».
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