di Salvatore Licciardello
Anima Holding ha chiuso il primo semestre con un utile netto di 72,6 milioni di euro, in crescita del 15% rispetto ai 63,4 dei primi sei mesi 2019. L’utile netto normalizzato, che non tiene conto di poste straordinarie e non monetari fra i quali gli ammortamenti di intangibili a vita utile definita, è stato di 94,1 milioni (+19% sullo stesso periodo dell’anno precedente. La raccolta netta è stata positiva per oltre 0,6 miliardi di euro; il totale delle masse gestite è pari a circa 183,4 miliardi di euro. Le commissioni nette di gestione hanno raggiunto i 135,4 milioni di euro (-4%). Nel corso dei primi sei mesi dell’esercizio le commissioni di incentivo sono state pari a 36,7 milioni di euro (in forte incremento rispetto ai 9,6 milioni di euro precedenti). Così i ricavi totali si sono attestati a 185,7 milioni di euro (in aumento del 14% rispetto allo stesso periodo del 2019. I costi operativi ordinari sono stati pari a 40,8 milioni di euro (in calo rispetto ai 41,6 milioni di euro precedenti). Il rapporto fra costi e ricavi netti complessivi (escludendo dai ricavi netti le commissioni di incentivo) si è attestato al 27,4% (cost/income ratio). L’utile ante imposte ha raggiunto i 109,4 milioni di euro in aumento del 26%. L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2020 risulta pari a 270,6 milioni di euro. L’aumento rispetto ai 223,3 milioni di euro alla fine dell’esercizio 2019 tiene conto di dividendi per oltre 73 milioni di euro pagati a maggio 2020 e del pagamento di imposte per oltre 47 milioni di euro nel mese di giugno 2020. (riproduzione riservata)
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