Settimane di piogge torrenziali hanno provocato inondazioni e disastri in larga parte della Cina, con milioni di persone a rischio, in un Paese ancora alle prese con la pandemia di coronavirus. Come se non bastasse la Cina è scossa da tempeste di grandine, terremoti e non ultimo da una cera e propria invasione di locuste.
Inondazioni sono state segnalate nelle ultime settimane in 26 province tra cui Guangdong, Guangxi, Jiangxi, Chongqing, Sichuan, Hubei, Anhui e Guizhou hanno subito numerosi cicli di forti piogge, causando inondazioni e disastri geologici in molti luoghi. Le perdite economiche dirette sono state stimate in circa 38 miliardi di dollari.
Secondo le autorità cinesi, quasi 50 milioni di persone sono state colpite da una qualche forma di catastrofe naturale nella prima metà dell’anno. I dati ufficiali indicano 271 vittime tra morti e dispersi per via degli eventi naturali, cui vanno aggiunte circa 914 mila persone sfollate.
Per quanto riguarda le alluvioni e le inondazioni delle ultime settimane, la China Banking & Insurance Regulatory Commission (CBIRC) stima in oltre 343 milioni di dollari le perdite assicurate. Maggiormente colpiti il segmento auto, il comparto corporate e quello delle assicurazioni agricole.