Portare con sé il proprio animale in ufficio sembra sia molto ben visto da due italiani su tre (62%), a patto che chiaramente non intralci l’attività lavorativa e che ci sia uno spazio all’aperto. Lo rivela l’ultima ricerca dell’Osservatorio Sara Assicurazioni*, che ha evidenziato il legame sempre più forte degli italiani verso gli amici a quattro zampe.
Per una felice convivenza nella vita di tutti i giorni è però importante rispettare alcune regole, sia per evitare di danneggiare altre persone, sia per evitare di incorrere in eventuali sanzioni: l’uso di museruole e guinzagli e l’attenzione alla pulizia dei marciapiedi, ad esempio, secondo il 41% degli intervistati ancora troppo spesso vengono trascurati da padroni negligenti. Un connazionale su tre (34%) al riguardo vorrebbe più controlli, mentre il 13% pensa che sarebbero necessarie multe molto più elevate per tutti coloro che trasgrediscono.
D’altra parte, chi decide di prendersi cura di un animale domestico se ne assume ogni responsabilità, e su questo la legge è molto chiara. In effetti, viene punito non solo chi lascia gli escrementi del cane non raccolti in un luogo pubblico, ma anche chi non vigila sul proprio animale domestico: se morde o aggredisce qualcuno, il padrone risponde sia civilmente che penalmente del danno provocato.
Se cane e gatto sono gli animali più presenti nelle case degli italiani, per quanto riguarda gli animali esotici non c’è discussione: il 71% degli intervistati si dichiara contrario a possederne uno in appartamento. Il motivo principale? Secondo il 57% gli animali esotici devono rimanere nel loro habitat naturale, mentre un 14% teme che possano essere un pericolo sia per chi li possiede che per gli altri.
E quando è tempo di vacanze? Più di un italiano su tre (34%) preferisce portare il suo amico a quattro zampe con sé piuttosto che lasciarlo in qualche struttura, e per il 22% la meta si sceglie in base alle strutture che lo possano ospitare.
Se, infine, trovassero un animale abbandonato per strada, come si comporterebbero gli italiani? Solo il 7% resterebbe impassibile, mentre la quasi totalità degli italiani (93%) si attiverebbe prontamente: chi portandolo da un veterinario o una struttura specializzata (39%), chi contattando la Protezione Animali (35%) e chi, senza esitare, portandolo addirittura a casa con sé (15%).
“Secondo gli ultimi dati Eurispes, più di tre italiani su dieci hanno un animale domestico in casa”, commenta Marco Brachini, Direttore Marketing, Brand e Customer Relationship di Sara Assicurazioni. “Questo è sempre più considerato parte integrante della famiglia, a cui riservare ogni tipo di attenzione. Oltre alla compagnia e all’affetto che un animale può trasmettere alla famiglia, tuttavia, è giusto che il padrone sia a conoscenza dei doveri che assume nel momento in cui si prende questa responsabilità: dai costi legati all’alimentazione e alle cure veterinarie fino alla tutela per eventuali danni a persone o cose che l’animale può provocare. Sara Assicurazioni dispone di soluzioni assicurative dedicate sia alle esigenze e alla salute dell’animale domestico, sia alla tutela di chi se ne prende cura”.
* Indagine CAWI condotta dall’istituto di ricerca Nextplora nel 2018 su di un campione rappresentativo della popolazione italiana per quote d’età, sesso ed area geografica.