Gli italiani si confermano un popolo di risparmiatori e continuano a investire sul mattone nonostante il 63% del patrimonio sia già rappresentato da immobili. A sorpresa nel 2019 il ceto medio sta recuperando terreno. Eppure lo spettro della crisi è ben presente nella memoria e il desiderio di sicurezza porta a parcheggiare la liquidità sui conti correnti e mantiene bassa la propensione all’investimento. È la fotografia scattata da Intesa Sanpaolo e dal Centro Einaudi nella nona edizione dell’Indagine sul Risparmio presentata ieri a Torino.
Gli investimenti nel mattone rimangono al primo posto, mentre al secondo non emerge il desiderio di un rendimento di lungo periodo ma il bisogno di liquidità (37,9%). Il rendimento di lungo periodo (maggiore di cinque anni) è al primo posto per il 7,6% e al secondo posto per il 17,8% del campione.
A partire dal 2021 in Francia potrebbero circolare treni senza conducenti. Questo è l’obiettivo della Sncf, che sta lavorando a un progetto insieme a Thales, a Bosch, all’istituto di ricerca tecnologica Railenium e al Cnes, il centro nazionale di studi spaziali. Alcuni test si sono svolti lo scorso aprile nell’Île-de-France: una locomotiva teleguidata da Vigneux-sur-Seine ha compiuto un percorso di quattro chilometri.
Minacciare o aggredire operatori sanitari sarà un’aggravante di reato. Chi lo farà rischierà fino a 16 anni di carcere. Se si manifesteranno casi di violenza, scatterà la denuncia d’ufficio anche senza la querela della persona offesa. Il tutto con sullo sfondo l’istituzione di un Osservatorio nazionale dedicato al fenomeno. È quanto previsto dal disegno di legge «disposizioni in materia di sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie» (Atto senato n. 867A) approvato dalla commissione igiene e sanità di palazzo Madama dopo quasi un anno (il testo era stato presentato in commissione lo scorso ottobre). L’articolo 1 del ddl stabilisce che con decreto del ministero della salute, da emanare entro tre mesi dall’entrata in vigore del ddl, verrà istituto presso il ministero della salute l’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e sociosanitarie. L’Osservatorio sarà composto da esponenti delle regioni, un rappresentante dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), componenti dei ministeri dell’interno, della giustizia, della difesa e del lavoro, degli ordini professionali e delle associazioni tra pazienti.
Gli italiani si confermano un popolo di risparmiatori. In testa hanno il chiodo fisso della casa di proprietà e continuano a investire sul mattone, nonostante che il 63% del patrimonio sia rappresentato da immobili. A sorpresa, nel 2019, il ceto medio recupera terreno. Eppure lo spettro della crisi è ben saldo nella memoria e il desiderio di sicurezza porta a parcheggiare la liquidità sui conti correnti. È la fotografia scattata da Intesa Sanpaolo e dal Centro Einaudi nella nona edizione dell’Indagine sul risparmio e le scelte finanziarie degli italiani.
Gli investimenti nel mattone rimangono al primo posto: il 57% ha ristrutturato la casa o un altro immobile. Al secondo posto emerge il bisogno di liquidità (37,9%).
Intanto torna a irrobustirsi il ceto medio. Negli ultimi tre anni i bilanci delle famiglie hanno riacquistato parte della prosperità perduta: il saldo tra coloro che ritengono sufficiente o insufficiente il reddito per sostenere il tenore di vita corrente sale quest’anno al 69% degli intervistati, il massimo storico del decennio. La percentuale di reddito risparmiato è ai massimi storici (12,6%).
BlackRock non ha alcuna intenzione di acquisire il controllo di FinecoBank: è quanto messo nero su bianco dall’asset manager americano in un documento inviato alla Consob. La società ricorda di avere superato la soglia di rilevanza del 10% in occasione di nuovi acquisti il 9 luglio, in concomitanza con il collocamento dell’ultimo 18,3% di azioni che Unicredit aveva messo sul mercato. Ora BlackRock detiene un pacchetto di 62,31 milioni di azioni Fineco, pari al 10,233% della banca multicanale di cui è diventato il principale azionista. Il gestore patrimoniale ha sottolineato di non aver agito in concerto con terze parti e di non far parte di alcun patto di sindacato.
- Defibrillatori obbligatori sui mezzi di trasporto
Aveva 21 mesi, pesava appena sei chili per colpa di una rara malattia del metabolismo che aveva messo fuori uso, uno per uno, i minuscoli organi. Stava volando con un aereo Alitalia da Beirut a Roma dove lo aspettavano per un trapianto di reni che forse lo avrebbe salvato. Invece non ce l’ha fatta, il piccolo è morto a metà del viaggio per una crisi cardiaca. Mancava il defibrillatore e malgrado un atterraggio d’emergenza non è stato possibile evitare che se ne andasse, ad un passo dal sogno di riacquistare la salute. Da lì la proposta di legge sull’obbligo di installare in ogni mezzo di trasporto con percorrenza superiore alle due ore continuative i dispositivi automatici capaci di riavviare il cuore in aritmia. Il testo è passato ieri in Commissione Affari sociali della Camera, la prossima settimana andrà in aula. Dovranno essere presenti defibrillatori in uffici pubblici con almeno 15 dipendenti con servizi aperti ai cittadini e poi in scali aerei, ferroviari e marittimi, e ancora su aerei, navi e treni che non prevedono soste al di sotto delle due ore.
- Risparmi e investimenti, dopo gli anni della crisi il ritorno del ceto medio
Il ceto medio sta bene e anzi allarga le sue fila. A certificarlo è il direttore del Centro Einaudi, Giuseppe Russo, in occasione della presentazione della nona indagine sul risparmio e le scelte finanziarie degli italiani curata dallo stesso centro con Intesa Sanpaolo e Doxa. «La fascia di redditi medi, quella tra 1.500 e 3.000 euro, che si era contratta sotto la crisi negli ultimi tre anni, si è espansa e infatti è cresciuta di 7 punti, passando dal 51,7% del totale al 57,7%: nel 2019 1,3 milioni di famiglie italiane sono rientrate o sono rientrate per la prima volta nel ceto medio». I risparmiatori sono risaliti al 50%, dopo la caduta al 39% del 2013 in piena crisi dei debiti sovrani, e siamo al massimo storico di percentuale di reddito messa da parte (è il 12,6%, mentre nel 2003 era il 7,7 su una percentuale di risparmiatori del 56%). Il bene rifugio per eccellenza resta però il mattone. Se infatti il patrimonio medio italiano stimato è di circa 270 mila euro, il 63% è rappresentato dalle case ed è record di proprietari. Nei 12 mesi precedenti all’indagine il 6,7% del campione ha investito in un’abitazione, ma solo il 3%, lo ha fatto per acquistare o cambiare il primo immobile; gli altri acquisti sono stati realizzati per questioni legate all’eredità o per avere un reddito aggiuntivo in vecchiaia. In un periodo però dominato dall’incertezza e dalla volatilità dei mercati, gli italiani hanno cercato certezza nelle obbligazioni (saliti dal 19,1% al 23,5%), mentre gli azionisti sono meno di un quinto di quanti operavano in Borsa nel lontano 2003. Tornano a crescere poi le aspettative pensionistiche e si amplia lo spazio del portafoglio delle famiglie dedicato ad assicurazioni sulla salute (incremento che sale oltre il 15% per le long term care). Dall’indagine emerge anche una crescita del risparmio gestito.
- L’Italia torna a risparmiare: crescono ottimisti e ceto medio
La prima buona notizia è che in Italia il ceto medio torna ad irrobustirsi e i bilanci delle famiglie riacquistano parte della prosperità perduta nella lunga crisi. Ma soprattutto la nona edizione dell’indagine sul risparmio e le scelte finanziarie degli italiani, di Intesa Sanpaolo e dal Centro Luigi Einaudi, ci riconsegna la fotografia di un Paese più ottimista. Il 57,5% percepisce un reddito compreso tra i 1.500 e i 3.000 euro al mese e lo ritiene sufficiente per vivere. Non solo. Tornano ad aumentare gli italiani «formica» rispetto a quelli «cicala», un bel segnale per un Paese che sul risparmio delle famiglie fonda buona parte della sua solidità. «Crescono le persone che si sentono a proprio agio col reddito e quelle che risparmiano (52%) superano quelle che non lo fanno(48%) con un percentuale decisamente più alta del minimo storico (39%) toccato nel 2013 – ha sottolineato Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo. La percentuale di reddito risparmiata raggiunge nel 2019 il massimo storico (12,6%), era del 9% nel 2011. In vetta alla classifica ci sono i risparmiatori del Nord-Est (63,8%),seguiti da quelli del Centro Italia (54,2%). Passando agli investimenti, tra gli italiani si riconferma maggioritario il profilo prudente e avverso al rischio anche a costo di rinunciare al rendimento. Il primo obiettivo resta la sicurezza, seguita dalla liquidità, stabile al secondo posto, mentre al terzo si piazza il desiderio di ottenere un rendimento di lungo termine. Anche le aspettative pensionistiche tornano a crescere e si stipulano più polizze per i rischi della salute e della longevità. I fondi comuni sono posseduti dal 15,3% degli intervistati e l’80% degli intervistati si dichiara molto o abbastanza soddisfatto dell’investimento. Ma è il mattone che sovrasta ogni altra forma di investimento.
- In questione il modello di business degli assicuratori industriali