Tempo di dichiarazioni di redditi: ritorna il tema di cosa e come portare in detrazione fiscale. In tema di prestazioni sanitarie è previsto che ciascun cittadino possa detrarre dall’imposta lorda un importo pari al 19% delle spese sanitarie per la parte che eccede 129,11 euro, senza applicazione di alcun tetto massimo. Ma soprattutto è tempo di calcoli di convenienza. Da quanto si legge nel rapporto Rbm Censis, le deduzioni della sanità integrativa avrebbero un vantaggio pro capite per i cittadini italiani superiore al 50% (55,37%) rispetto alle detrazioni sanitarie in generale.
Sempre stando al IX rapporto sulla sanità pubblica, privata e intermediata, le detrazioni per spese sanitarie assorbono attualmente il 62,16% dell’intera spesa per oneri detraibili sostenuta dallo Stato. In Italia sono 18,6 milioni i cittadini a beneficiare delle detrazioni fiscali per le cure private, poco più del 41% di quelli che le hanno sostenute.
Il condominio non può essere chiamato a rispondere delle infiltrazioni derivanti dal terrazzo di proprietà esclusiva ove al di sotto di esso non vi siano unità immobiliari di proprietà di altri condomini. Lo ha chiarito la sesta sezione civile della Corte di cassazione con la recente sentenza n. 16625 dello scorso 20 giugno 2019. Nella specie la società proprietaria di un immobile nel quale veniva svolta attività di tipografia e che era compreso nel complesso di uno stabile condominiale nella parte sottostante un terrazzo di copertura di sua esclusiva proprietà si era lamentata del fatto che, a causa di infiltrazioni provenienti dal predetto terrazzo, si erano verificati danni ai locali sottostanti e ai macchinari di sua proprietà ivi installati.
La Corte di cassazione in una recente ordinanza (sez. 3 civ., 25/6/2019, n. 16911) ha ritenuto che è esclusa la responsabilità del giornalista in relazione al titolo e all’«occhiello» di un articolo se egli è autore esclusivamente dell’articolo. L’ordinanza mette in evidenza la novità della questione trattata «attinente la responsabilità per diffamazione a mezzo stampa dell’autore dell’articolo anche con riferimento al titolo di esso e la ascrivibilità ad esso dell’attività di titolazione». Nel caso di specie sono stati ritenuti responsabili (e condannati al risarcimento dei danni) per il titolo di un articolo l’editore e il direttore della testata giornalistica, mentre è stata esclusa la responsabilità del giornalista in quanto il titolo non era a lui riconducibile.
- La strage dei ragazzi, 12 morti in strada
L’auto fuori controllo è planata su un palo della luce spezzandolo. Poi è rimbalzata dalla parte opposta finendo nel canale ad un incrocio della strada regionale 43, via Adriatico, vicino Jesolo. Dei cinque ragazzi che erano a bordo si è salvata solo Giorgia, 22 anni, che è anche diventata la testimone chiave. «Siamo stati speronati» ha raccontato, mentre altri automobilisti hanno riferito di una Golf che avrebbe fatto dei sorpassi spericolati («a zig-zag») prima dell’impatto. L’auto fuori controllo è planata su un palo della luce spezzandolo. Poi è rimbalzata dalla parte opposta finendo nel canale ad un incrocio della strada regionale 43, via Adriatico, vicino Jesolo. Dei cinque ragazzi che erano a bordo si è salvata solo Giorgia, 22 anni, che è anche diventata la testimone chiave. «Siamo stati speronati» ha raccontato, mentre altri automobilisti hanno riferito di una Golf che avrebbe fatto dei sorpassi spericolati («a zig-zag») prima dell’impatto. Se a questi si aggiungono l’incidente con una vittima 20enne e due feriti sull’A7 Genova-Serravalle, la 27enne morta mentre era a bordo di uno scooter a Castrocaro Terme e il motociclista 35enne schiantatosi a Caserta mentre era in compagnia di altri centauri, il bilancio arriva a 12 morti. Ma sono soprattutto le due stragi di Jesolo e Cesena a lasciare sgomenti le comunità locali. Interviene anche il ministro dell’Interno Salvini: «Una preghiera per i morti sulle strade italiane: non si può morire così a vent’anni».
- Gli incidenti in calo anche a inizio 2019 Decisivi i controlli
Dodici morti in una tragica notte. «Rispetto al 2001 quando negli incidenti del sabato sera morivano 917 persone l’anno siamo ben lontani — spiega Giordano Biserni, presidente dell’Asaps e storico paladino della sicurezza stradale — perché nel 2017 siamo scesi a 338 (-62%). Però guai ad abbassare la guardia perché quello di ieri è un pericoloso campanello d’allarme e speriamo che non ci sia un ritorno alla mortalità sulla riviera romagnola e veneta che erano proprio le regioni con più “stragi del sabato sera”». In generale, anche gli incidenti con almeno un ferito, secondo i dati elaborati dalla Polizia Stradale e dai Carabinieri che il Corriere della Sera ha potuto visionare, nei primi cinque mesi del 2019 calano rispetto allo stesso periodo del 2018. In particolare, gli scontri sono stati 11.569 (-431), i feriti 11.569 (-903) e 601 (-2) quelli che hanno perso la vita. Pure i decessi sotto i 30 anni sono leggermente scesi: 137 (-8). È proprio la fascia fra i 5 e i 29 anni che è la più preoccupante perché, secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, gli incidenti sono la prima causa di morte: più dei tumori, dell’alcol o della droga. Per i dati dell’Associazione dei familiari e vittime della strada, nel 2017, sono stati 668 i ragazzi con meno di 29 anni morti sulle nostre strade: 35 in meno rispetto al 2016. Nella fascia 25-29 anni si sono avute 251 vittime; 232 fra i 20 e i 24 anni e 160 tra i 10 e i 19 anni.
- Niente casco, slalom tra i pedoni. I rischi e le regole da scrivere
I monopattini elettrici stanno finendo sempre di più nel mirino delle amministrazioni locali, in particolare delle grandi città. Secondo una stima dell’agenzia Associated Press negli Stati Uniti ci sono state almeno undici vittime: nove di queste hanno perso la vita mentre si trovavano su un monopattino a noleggio, le altre due erano su un mezzo di proprietà. A Parigi gli oltre 16 mila monopattini non possono circolazione sui marciapiedi, stretti, accidentati e affollati. Nella capitale francese a giugno un 25enne ha perso la vita dopo essere stato sbalzato dal mezzo sbattendo contro un camion in un incrocio. In Italia il settore della «micro-mobilità» per ora viene disciplinato dal decreto ministeriale 229 del 4 giugno firmato dal ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli. La circolazione di monopattini elettrici — e segway, monoruota e hoverboard — viene autorizzata in via sperimentale entro un anno dall’entrata in vigore del decreto e per non più di due anni. I Comuni devono individuare le strade utilizzabili mentre i nuovi mezzi devono essere dotati di un motore con potenza non superiore ai 500 watt e possono essere condotti da maggiorenni e da minorenni in possesso almeno del «patentino AM» (quello per i ciclomotori). Si può circolare nelle ore diurne, mentre la sera ci si può muovere solo indossando il «giubbotto o le bretelle retroriflettenti ad alta visibilità». Segway e monopattini sono autorizzati a circolare su aree pedonali, marciapiedi, piste ciclabili e Zone 30 e strade con velocità massima fissata a 30 chilometri orari che, appunto, saranno individuate dalle varie amministrazioni. I monopattini devono anche essere dotati di un segnalatore acustico, non trasportare più di una persona e non richiedono l’utilizzo del casco.
II risparmio gestito è meno ricco? A giudicare dal patrimonio complessivo, pari a 2.151 miliardi di euro (dato Assogestioni a131 maggio 2019), non si direbbe. Eppure, da un anno a questa parte l’industria fatica a racimolare masse. Dopo i record del 2015 (+41,7 miliardi) e del 2017 (+97,44), nel 2018 le Sgr sono riuscite a raccogliere solo 9,7 miliardi (-5,03 negli ultimi 9 mesi), mentre quest’anno, al netto dell’operazione straordinaria di Poste Italiane (ha conferito alla Sgr di gruppo un mandato istituzionale per la gestione di circa 53 miliardi), il bilancio è negativo per circa 7 miliardi (-5,9 miliardi il dato dei soli fondi aperti). La richiesta di prodotti impegnali sui temi green è stata protagonista della raccolta negli ultimi mesi
Per proteggersi dai pirati servono (se sei un’azienda) fino a 4 mila euro l’anno di polizza. L’hackeraggio delle email di migliaia di avvocati romani tramite il sito dell’Ordine, ad opera di Anonymous è l’ennesimo caso che conferma l’importanza crescente del cyber risk tra le eventualità più temute dalle aziende. L’attacco via web è al primo posto tra i rischi più pericolosi per imprese di taglia ridotta (fatturato annuo inferiore a 250 milioni di dollari), secondo l’Allianz risk barometer 2019. L’impatto della criminalità informatica sull’economia globale è stimato in 600 miliardi di dollari. I danni provocati dal cyber crime in Italia nel 2017 ammontano a circa m miliardi: sotto attacco non solo le organizzazioni statali o le grandi imprese, ma anche le Pmi: oltre la metà di queste ha subito un attacco, per un costo medio di 35 mila euro
- Emily risponde per il Credem
Si chiama Emily ed è la nuova assistente virtuale di Credem, in servizio effettivo da oggi 15 luglio sul canale Facebook Messenger dell’istituto dopo un positivo iniziale periodo di test. Si tratta in particolare di un chatbot, un sistema di intelligenza artificiale che utilizza degli algoritmi per fornire risposte alle domande degli utenti. Emily, nome scontato per una creatura del Credito Emiliano, migliora l’accessibilità alla banca e consente alle persone che operano a contatto con il pubblico di fornire una consulenza di elevato valore, lasciando all’assistente virtuale le risposte alle necessità di base degli utenti. Il nuovo sistema, attivo 24 ore al giorno e tutti i giorni dell’anno è frutto degli investimenti in innovazione e tecnologia che Credem sta effettuando da anni, anche per soddisfare i crescenti volumi di utenti attivi sui social network.
- Il nuovo welfare è la frontiera dei consulenti
- i cambiamenti nell’organizzazione aziendale e la progressiva ritirata dello stato sociale sono fattori che spingono la richiesta – da parte di imprese strutturate ma anche, progressivamente, di media dimensione – di figure in grado di offrire consulenza e assistenza per la costruzione di programmi welfare, pianificazione previdenziale, politiche attive del lavoro. Si tratta di specializzazioni emergenti tra le più interessanti, in questo momento, per neolaureati e giovani professionisti (lo sbocco è interessante, in particolare, sia per i consulenti del lavoro che per gli avvocati specializzati) in cerca di opportunità di carriera. Dalle selezioni per entrare nei grandi studi legali, con dipartimenti dedicati ai servizi welfare, alle boutique specializzate in diritto del lavoro, fino al reclutamento da parte dei big della consulenza aziendale. Le opzioni per farsi strada nel settore sono molteplici, ma l’elemento distintivo per essere un profilo apprezzato sul mercato è uno: il possesso di competenze trasversali.
- Mutui, forte calo (-9,4%) di richieste da inizio anno