di Michele Damiani
Quota 100 costerà di meno alle casse dello stato. Nel 2019 la spesa lorda dovrebbe essere di 2,4 miliardi, un miliardo in meno di quanto stanziato in legge di bilancio. L’anno prossimo, invece, l’ammontare complessivo di spesa stimato sarà di 4,9 miliardi, ovvero 2,4 in meno delle risorse previste. I numeri sono stati messi insieme dall’Ufficio parlamentare di bilancio, che è intervenuto davanti agli uffici di presidenza congiunti delle commissioni bilancio di senato e camera in audizione dedicata ai recenti provvedimenti dell’esecutivo relativi ai saldi di finanza pubblica e alla correzione di 7,6 miliardi, composta da 6,2 mld di maggiori entrate nette e 1,4 mld di minori spese. Sul primo versante, il 55% del miglioramento è riconducibile alla componente fiscale (tra cui 1,5 miliardi potrebbero avere carattere strutturale) e per il 45 % da voci extra tributarie: in particolare maggiori utili della Banca d’Italia (1,7 miliardi oltre a quelli indicati nel Def) e maggiori dividendi da società partecipate (1,4 miliardi).
Oltre quota 100, l’Upb ha stimato gli effetti dell’altra misura prevista dal decreto 4/2019, ovvero il reddito di cittadinanza. Le stime dell’Upb quantificano in 4,4 miliardi la spesa per le casse dello stato nel 2019, circa 1,2 miliardi in meno di quanto preventivato. «La minore spesa stimata per il 2019», dichiarano dall’Upb, «andrebbe tuttavia valutata congiuntamente con le eventuali erogazioni connesse con il reddito di inclusione rispetto a quanto stimato nella relazione tecnica del dl 4/2019».
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