Il welfare aziendale prende sempre più piede in parallelo con le crescenti difficoltà dei conti pubblici e grazie anche agli incentivi fiscali, anche se il successo di queste iniziative non è scontato.
Affinché raggiungano i risultati auspicati, cioè offrire ai dipendenti un riconoscimento non monetario, bensì in beni o servizi per la vita dei singoli e delle relative famiglie, è però necessario che i programmi vengano messi in piedi dopo aver ascoltato le esigenze del personale.
È questo uno dei risultati che emergono dal Rapporto 2019-Welfare Index Pmi, promosso da Generali Italia con la partecipazione delle maggiori confederazioni italiane, che per il quarto anno ha analizzato il livello di welfare in 4.561 piccole medie imprese italiane superando nei tre anni le 15 mila interviste.
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