Il danno non patrimoniale, consistente nella sofferenza morale patita dal prossimo congiunto di persona lesa in modo non lieve dall’altrui illecito, può essere dimostrato con ricorso alla prova presuntiva:
• sia in riferimento a quanto ragionevolmente riferibile alla realtà dei rapporti di convivenza
• che alla gravità delle ricadute della condotta.
Cassazione civile sez. III, 24/04/2019 n. 11212