La diffusione di Internet e dell’innovazione digitale ha permesso a molte industrie di fare enormi passi in avanti sul fronte della produttività e della redditività ma ha portato con sé anche nuovi rischi. Basti pensare ai danni che può provocare a una fabbrica che ha adottato macchinari 4.0 un attacco informatico in grado di bloccare la produzione o rubare dati di vitale importanza. A fare il punto della situazione ci ha pensato Yarix, la divisione di sicurezza digitale di Var Group, azienda attiva nel campo dell’information technology, che ha avviato uno studio che, con cadenza regolare, monitorerà gli attacchi subiti da un centinaio di imprese sue clienti con un fatturato superiore ai 50 milioni di euro.
Nel primo report, relativo al periodo gennaio-marzo di quest’anno, gli eventi di sicurezza rilevati sono stati 12.020, gli incidenti di sicurezza 3.162 e gli eventi critici 14. Di particolare interesse è lo spaccato delle industrie prese di mira dal cybercrime: in cima alla classifica c’è ovviamente il comparto manifatturiero colpito nel 37% dei casi, seguito da quello dell’information technology (17%). La vera sorpresa si trova al terzo posto ed è la distribuzione moderna, che è stata oggetto del 16% degli attacchi. Seguono il settore bancario, quello dei giochi e i quindi i trasporti.
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