di Anna Messia
L’arrivo di Roberto Diacetti alla direzione generale di Enpaia, poco dopo l’ingresso come vicepresidente dell’ex sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, è avvenuto alla fine dello scorso anno e ora, dopo aver studiato con attenzione i numeri dell’ente di previdenza e assistenza dei lavoratori dell’agricoltura, il manager, ex presidente Eur spa, è pronto a muovere parte degli investimenti della fondazione. L’ente gestisce complessivamente un patrimonio pari a 1,6 miliardi, per conto di 38 mila aderenti. Ma di questi, 430 milioni sono stati finora tenuti in strumenti liquidi a basso rischio, in attesa di trovare rendimenti più profittevoli. Ora è arrivato il momento di iniziare ad indirizzarli verso investimenti più interessanti, guardando in particolare ad azioni e obbligazioni. «Una manovra che sarà realizzata con gradualità nei prossimi 4-6 mesi», spiega Diacetti, che non nasconde l’interesse della fondazione pure per gli investimenti in economia reale. L’ente presieduto da Giorgio Piazza ha già investito di recente in un fondo gestito da Azimut che punta sul private equity ma i piani a medio lungo termine dell’ente prevedono di aumentare la fetta di investimenti da dedicare alle pmi italiane. «Il target che ci siamo dati è di 180 milioni da investire nei prossimi 12-18 mesi in economia reale», continua Diacetti che sta anche rimettendo mano agli investimenti immobiliari di Enpaia. Oggi l’ente ha investito nel mattone circa 600 milioni e si tratta essenzialmente di acquisiti diretti concentrati a Roma. L’intenzione è di focalizzarsi anche sulle altre città, non solo Milano ma pure altre sulle capitali europee, a partire da Parigi, conclude Diacetti, «guardano anche a immobili trophy, di altissimo pregio». Ma anche in questo caso non c’è nessuna fretta, le manovre saranno realizzare con l’obiettivo di cogliere le buone occasioni, aspettando il momento giusto. (riproduzione riservata)
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