Le masse gestite oltreconfine saliranno al 35% del totale nel 2024
Giuliani: pronti a valutare Banca Generali

Nei prossimi dodici mesi Azimut alzerà il velo sul prossimo piano industriale, che avrà un respiro temporale di cinque anni e obiettivi molto ambiziosi: lo ha annunciato il presidente Pietro Giuliani, festeggiando i 15 anni dalla quotazione in borsa, precisando che la componente estera avrà un peso importante. Intanto la società si appresta a comunicare i dati della raccolta di giugno, che dovrebbe attestarsi sui 700 milioni di euro.
Giuliani ha quindi parlato di Banca Generali, dicendosi pronto allo shopping: «Noi siamo uomini liberi. Nessuno ci ha mai proposto seriamente di acquistare Banca Generali. Se qualcuno ce lo proporrà, la valuteremo». L’eventuale operazione «dipenderà ovviamente dal prezzo». Il presidente si è poi soffermato sulla componente estera di Azimut, che vale circa 1,5 miliardi di euro. «L’attuale capitalizzazione di borsa del gruppo è di soli 2,4 miliardi di euro, nonostante siamo ai vertici del settore per utile netto e crescita delle masse. Dobbiamo quindi constatare un’evidente sottovalutazione sia del business domestico che di quanto creato all’estero in questi anni. Nel 2018 le attività all’estero hanno dato un tangibile contributo positivo alla redditività del gruppo, con un’accelerazione della marginalità che continueremo a vedere nei prossimi periodi». Su 15,6 miliardi di euro di masse gestite all’estero, 4,2 fanno capo all’area Europa, Medio Oriente e Nordafrica, 6 miliardi alle Americhe e 5,5 mld all’Asia-Pacifico. La scelta di investire in paesi ad alto potenziale di crescita sarà uno dei punti di sviluppo del prossimo piano industriale: la percentuale di masse gestite oltreconfine passerà dall’attuale 28% al 35% nel 2024. Un’altra fonte di crescita sarà l’espansione, attraverso Azimut libera impresa, nel campo degli asset alternativi e non quotati, il cui peso dovrebbe raggiungere almeno il 15% delle masse totali. Il gestore indipendente è sbarcato a Piazza Affari il 7 luglio 2004 e da allora ha premiato i suoi azionisti con un total return del 751%. In 15 anni Azimut ha raccolto circa 44 mld di nuove masse e ha generato quasi 2 mld di utile netto, di cui circa 1,3 mld pagati come dividendi.
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