Nasce il Mansutti Innovation Center (MIC), incubatore italiano di startup innovative nel mondo insurance. Ad attivarlo è il broker assicurativo Mansutti che ha dato vita al progetto nella sua sede storica di Milano, in via Fabio Filzi, investendo 2,5 milioni di euro.
Il laboratorio di innovazione ospita: Wefox piattaforma Insurtech, di cui Mansutti è il founding partner per l’Italia; Yolo, la piattaforma italiana più evoluta e flessibile per creare e gestire l’offerta assicurativa on-demand, che vede Mansutti tra i principali azionisti, e Lunalabs, startup focalizzata sulla creazione di piattaforme assicurative personalizzate.
Con una capienza di 230 posti, il MIC è una grande area di 1060 metri quadri che si suddivide in due spazi: il MIC Work, in cui le startup operano e sviluppano le loro attività di ricerca e business, e il MIC Meeting, spazio dedicato a riunioni e conferenze che può ospitare fino a 172 persone.
“In linea con quella che è la nostra vocazione verso lo sviluppo di idee, progetti e soluzioni innovative sempre più smart, abbiamo creato l’incubatore convinti della sua utilità e funzionalità nella realizzazione di soluzioni capaci di rivoluzionare in modo concreto il mondo dei servizi assicurativi – commenta Tomaso Mansutti, AD di Mansutti S.p.A. – Ricercare soluzioni sempre nuove e all’avanguardia, investire in nuove realtà e in startup insurtech risultano essere alcuni degli obiettivi di lungo periodo che ci siamo posti come gruppo – continua Mansutti – Nei lavori di realizzazione del MIC, abbiamo immaginato una spazialità che consenta l’interazione e che abbia le sembianze di una rete, ovvero un sistema che contenga essenzialmente una serie infinita di collegamenti, dove la logica della connettività e della non sequenzialità diventino il carattere fondamentale ”.
Lo spazio è stato creato da ARCLAB, società di ricerca e servizi nata nel 2011 per progetti di architettura. “Con il Gruppo Mansutti è nato un rapporto di grande sintonia. Ciò ci ha permesso di collaborare al meglio, garantendo un risultato ottimale in termini di qualità, tempi e costi”, commenta Fabrizio Nafesti, socio Senior di Arclab – Abbiamo cercato di creare degli spazi innovativi non solo sotto l’aspetto visivo, ma anche nelle modalità con cui lo spazio lavorativo si offre; spazi liberi da vincoli e pronti alla massima flessibilità”.