Gran parte delle persone teme che le applicazioni installate sui propri dispositivi siano in grado di rintracciarli, osservarli o acquisire informazioni personali. Nonostante questo, pochissimi adottano misure per tutelare la propria privacy.
È quanto emerge dall’ultimo sondaggio di Kaspersky Lab. Il 60,2% degli intervistati preferisce non condividere informazioni sulla propria posizione.
Quasi la metà degli utenti (il 50,3%) si dice preoccupato che qualcuno possa osservare le attività compiute o i contenuti visualizzati sul proprio device. Un numero simile di intervistati (il 51,2%) teme che altri possano rintracciarli usando le informazioni di geolocalizzazione.
In effetti le app possono aver accesso a un’enorme quantità di dati, che includono la posizione dell’utente, le attività compiute, le informazioni sui suoi contatti. Spesso lavorano in background all’insaputa degli utenti stessi. Secondo la ricerca “My precious data” condotta da Kaspersky Lab, l’83% delle app Android ha accesso ai dati sensibili dei proprietari e il 96% di queste stesse app può essere avviato senza alcun consenso.
Il 35,3% degli utenti coinvolti dal sondaggio ammette di non controllare le autorizzazioni delle app preinstallate sui propri dispositivi. Il 10,6% non effettua neppure il controllo nel corso del download o dell’installazione di nuove app. Restando senza protezione in caso di perdita dei dati.