Cattolica assicurazioni e le rappresentanze sindacali hanno siglato il rinnovo del contratto collettivo aziendale delle società del gruppo, scaduto nel 2015. Il nuovo accordo, sottolinea la compagnia veronese, prevede l’introduzione di una serie di iniziative improntate a rafforzare il rapporto tra lavoratore e azienda.
Sul piano delle remunerazioni, la nuova formula contrattuale prevede una politica retributiva collettiva incentivante, meritocratica e in linea con gli obiettivi del piano industriale di Cattolica e collegata all’utile operativo della società. In particolare, su iniziativa dell’amministratore delegato Alberto Minali, il premio di produzione annuale non sarà più fisso, ma determinato in base ai profitti aziendali. «I dipendenti», spiega la società, «vengono pertanto chiamati a partecipare attivamente ai risultati economici e coinvolti in modo più efficace alla vita d’impresa».
Per quanto riguarda il welfare, tra le principali novità c’è l’introduzione di un Fondo ferie solidali: il lavoratore è chiamato a offrire quattro ore all’anno, che andranno a costituire il fondo destinato a colleghi che potranno usufruirne per gravi motivi di salute dei propri familiari. Previsti anche un bonus bebè di 500 euro in welfare per i dipendenti diventati genitori dal 1° gennaio 2018, e un bonus welfare di 520 euro da destinare a spese per rette e libri scolastici, corsi di formazione, viaggi e salute, previdenza integrativa per il personale del gruppo. In tema di copertura e assistenza sanitaria saranno incrementati i massimali, tra cui quello destinato alle spese per i farmaci e quello per le spese mediche a favore dei dipendenti con casi di disabilità in famiglia.
Sono state inoltre apportate migliorie agli istituti dei congedi parentali e dei permessi: integrazione fino al 50% della quota a carico Inps (pari al 30% della retribuzione), mantenimento del versamento alla previdenza integrativa da parte dell’azienda e aumento delle ore per i permessi (inserimento alla scuola materna dei figli, ricoveri, casi di dislessia e disgrafia). L’obiettivo, sottolinea Cattolica, è raggiungere «politiche innovative di work-life balance che puntano a favorire la costruzione di un ambiente lavorativo più evoluto e a conciliare vita privata e professionale, con un’attenzione particolare ai dipendenti con disabilità in famiglia e con figli a carico».
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