La telematica ha cambiato il mercato dell’assicurazione auto e il modello di business tradizionale delle imprese di assicurazione.
Il recente studio di Swiss Re (“Unveiling the full potential of telematics. How connected insurance brings value to insurers and consumers: An Italian case study”) illustra come assicuratori e assicurati possano beneficiare della crescente diffusione della telematica, prendendo come riferimento il caso italiano – che presenta, nel confronto internazionale, il maggior numero di polizze auto basate su strumenti telematici (black box).
Quali sono gli effetti della telematica sull’assicurazione auto? Questo è l’interrogativo dal quale prende spunto il report di Swiss Re, che illustra l’impatto potenziale delle applicazioni della rivoluzione digitale all’assicurazione auto, anche sulla base di un confronto internazionale relativo ai principali mercati assicurativi a livello mondiale (USA, Regno Unito, Italia, Spagna, Germania, Francia e Austria).

Nel paper sono analizzati e discussi aspetti quali “value proposition” telematica delle imprese assicuratrici, la percezione dei consumatori, i cambiamenti indotti nel mercato dell’assicurazione auto, l’influenza della telematica sulla vita quotidiana.

Il caso dell’Italia, ove sono presenti 6,3 milioni di veicoli con black box (pari al 15-16% del totale dei veicoli assicurati nel 2016), rappresenta oggetto di specifico approfondimento.

La diffusione delle scatole nere deriva sia dalle politiche commerciali delle compagnie, che con tali strumenti intendono diversificare e arricchire la propria politica commerciale, sia dall’elevato livello dei prezzi della r.c. auto in alcune aree del Paese. Attraverso l’installazione delle black box vengono generalmente riconosciuti sconti sulle polizze auto, anche in relazione alla frequenza di utilizzo e alle modalità di guida.

Il report dà conto di uno studio ANIA basato su un database di circa 3 milioni di veicoli nel periodo 2012-2015; lo studio evidenzia, attraverso un’analisi di regressione multivariata, che l’effetto delle scatole nere è stimabile in media in una riduzione della frequenza sinistri di circa il 20%, una volta che tutte le altre variabili rilevanti (caratteristiche del veicolo, zona geografica, età del guidatore, ecc.) sono tenute sotto controllo.

SWISS RE – Link al REPORT