Nel 2016 i premi del portafoglio diretto italiano del settore danni sono stati pari a 32,0 miliardi (-1,0% rispetto al 2015):
Il rapporto di cessione a premi, definito come incidenza dei premi ceduti e retroceduti in riassicurazione sui premi totali raccolti (diretti e indiretti), è stato nel 2016 pari a 11,6%, così distribuito:
Nel 2016 gli oneri per sinistri sono stati pari a 20,0 miliardi, come nel 2015.
Le riserve tecniche sono state nel 2016 pari a 57,3 miliardi. Circa 26 miliardi (ossia il 46%) erano relative ai rami responsabilità civile auto e natanti.
Il combined ratio è risultato nel 2016 pari a 90,3% (89,4% nel 2015); per effetto del calo dei premi è, infatti, aumentata l’incidenza degli oneri per sinistri sui premi (da 62,4% a 62,8%) e, in misura minore, è anche cresciuta l’incidenza delle spese sui premi (da 27,0% a 27,4%).
Nel 2016 il Loss ratio risulta in lieve peggioramento rispetto al 2015 (da 62,4% a 62,8%): in tutti i rami, con l’eccezione del property e della r.c. auto e natanti, si registra un
miglioramento dell’indicatore.
I rami che hanno registrato un expense ratio più basso sono stati la r.c. auto e natanti (21,5%) e i trasporti
(22,8%).
Il risultato tecnico del totale danni è stato positivo per 3,4 mld. Vi ha contribuito, in particolare, il risultato del settore infortuni e malattia (0,9), del ramo r.c. generale (0,7) e del ramo r.c. auto e natanti (0,7).
Considerando insieme al risultato tecnico anche il saldo della riassicurazione, il portafoglio estero, la gestione non tecnica e la tassazione, il settore danni ha registrato nel 2016 un utile pari a 2,1 miliardi, in aumento rispetto a 1,9 miliardi del 2015; ciò ha determinato un indice di redditività del settore (Roe) positivo e pari all’8,3% (7,9% nel 2015).
Fonte: ANIA