La strada è segnata per il colosso assicurativo cinese Ping An che davanti all’invasione tecnologica che sta pervadendo non solo il mondo delle polizze, avrebbe deciso di trasformarsi in una vera e propria azienda tech nell’arco dei prossimi dieci anni.
Un progetto ambizioso che non ferma la politica di espansione internazionale del Gruppo ma che muove i primi passi all’interno della Cina, dove la compagnia punta al controllo delle big del mondo internet cinese. È quanto ha rivelato, Ericson Chan, chief executive officer della controllata Ping An Technology, pochi giorni fa a “South China Morning Post”: “Il nostro presidente Peter Ma Mingzhe – ha detto Chan – vuole trasformare l’intero gruppo in una “technology company” nell’arco dei prossimi 10 anni. Il tutto sta avvenendo a ritmi abbastanza veloci. Stiamo investendo molto sulle tecnologie finanziarie e sull’information technology”.
Fondata a Shenzhen nel 1988, come la prima società assicurativa per azioni sul territorio cinese, Ping An conta oggi su circa 138 milioni di clienti e 28 controllate, tra le quali anche China Ping An Life Insurance, secondo assicuratore vita più grande della Cina per raccolta premi. Nel 2008 il gruppo ha creato Ping An Technology, quale provider interno per ciò che riguarda i servizi di information technology di tutto il gruppo. Un ruolo che si è evoluto nel corso degli anni, con Ping An Technology sempre più coinvolta nelle attività di ricerca e sviluppo, con il Gruppo che investe ogni anni circa 1,2 miliardi di dollari. Chan ha sottolineato come Ping An Technology sia oggi diventato il perno della trasformazione strutturale del Gruppo, poiché permette l’autosufficienza tecnologica di tutte le controllate.
Il processo di trasformazione di Ping An avrà una ulteriore accelerazione grazie al miliardo di dollari di Ping An Global Voyager Fund che sarà investito per cogliere opportunità fintech e health-tech al di fuori della Cina, soprattutto tra Stati Uniti, Israele e Singapore. In termini di ambizioni a livello internazionale Ping An non sembra davvero avere rivali. Basterebbe osservar i colossi del web come Baidu, Tencent Holdings e Alibaba Group Holding, società nelle quali è presente Ping An, che negli ultimi anni hanno allargato le proprie attenzioni ai servizi finanziari, anche se iloro sforzi sono rimasti concentrati principalmente sul mercato cinese.
Le rivali dei mercati occidentali immerse in contesti molto competitivi e regolamentati in maniera rigida, hanno sicuramente meno appetiti tecnologici di Ping An, per pura di perdere quote di mercato o scavalcare le regole, mentre il gruppo assicurativo cinese può far leva su una base di consumatori molto meno interessata dalla privacy dei dati e più disposta ad abbracciare le novità tecnologiche.