INTERMEDIARI
Lo spazio ed il ruolo per l’intermediario assicurativo professionale
Autore: Alfredo Marchelli
ASSINEWS 288 – luglio 2017
La nuova ISO 9001 introduce come requisito “cogente” il risk assessment formalizzando un concetto nel quale il mondo dell’azienda si era abituato, in linea di principio, a riconoscersi in ottica di valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro (d.lgs. 81/08), ma non in modo esteso a tutto quanto possa in qualche modo minare o comunque limitare la capacità dell’azienda di produrre beni o servizi. Con la nuova ISO 9001 il concetto di valutazione del rischio (risk assessment) spazia lasciando la possibilità, ma in realtà pretendendo, che l’azienda affronti e prenda in considerazione tutto quello che impatta sulla continuità dei processi aziendali.
Lo strumento con il quale affrontare la gestione del rischio è offerto da un’altra norma di riferimento, già presente da tempo, ma ancora poco utilizzata: la norma UNI ISO 31000 del 2010 dal titolo “Gestione del rischio – Principi e linee guida”. Questo schema offre infatti al risk manager ed ai suoi consulenti la possibilità di gestire in forma unitaria tutte le problematiche volte a garantire la resilienza dell’organizzazione ed in buona sostanza la business continuity.
Interessante è anche l’attuale definizione di rischio come “l’effetto dell’incertezza sugli obiettivi”.
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