Il terribile incendio che il mese scorso ha distrutto la Grenfell Tower di Londra provocando la morte di circa 80 persone potrebbe costare circa 65 milioni di dollari in indennizzi per le coperture property e liability. È questa la stima della compagnia norvegese Protector Forsikring, assicuratore della società proprietaria dell’edificio, la Royal Borough of Kensington and Chelsea. “Si tratta di stime preliminari e passibili di aggiustamenti e tengono conto delle assicurazioni property, liability e degli altri costi connessi”, spiega la compagnia.
Protector Forsikring ha inoltre spiegato che gran parte dei costi saranno coperti grazie al contratto riassicurativo firmato con Munich Re.
Il disastro della Grenfell Tower di Londra, nel quale hanno perso la vita anche due giovani italiani, ha creato grande scalpore nel Regno Unito, continuando ad attirare l’attenzione dei media. Dallo scorso 14 giugno, oltre all’alto numero di vittime, ci sono anche 158 famiglie che hanno perso la loro casa. Secondo il Guardian, 139 famiglie avrebbero già ricevuto da parte delle autorità l’offerta di un alloggio personale, ma solamente quattordici hanno accettato la soluzione.
Nel frattempo, mentre le indagini proseguono il loro corso e non si placano le polemiche, si è saputo che un paio di mesi fa, l’Association of British Insurers (ABI) aveva avvertito della necessità di rivedere le norme di sicurezza antincendio a causa della presenza di materiali altamente infiammabili, non in linea con i progressi tecnologici.
A ciò si aggiunge un rapporto indipendente del 2009, redatto in seguito ai numerosi esposti dei residenti del municipio di Kensington e Chelsea. Dai controlli è emerso che 60 grattacieli in 25 aree dell’Inghilterra, in pratica tutti quelli controllati, presentano rivestimenti pericolosi. Il governo centrale, a quanto riporta il settimanale “The Observer”, avrebber rinunciato a un piano per l’allentamento delle misure di sicurezza antincendio nelle scuole di nuova costruzione.