L’Italia è salita a giugno di ben otto posizione tra i Paesi più attaccati dagli hacker su scala globale, passando alla 50° alla 42° posizione.
Lo rivela il Global Threat Impact Index di giugno di Check Point Software Technologies.
Ma quali sono state le minacce che hanno colpito il mondo a giugno? “Rough Ted”, un tipo di malvertising che veicola siti web dannosi e payload come truffe, adware, exploit kit e ransomware è stato al primo posto in Italia a giugno e ha infettato su scala mondiale il 28% delle organizzazioni n 150 Paesi, soprattutto nel settore delle comunicazioni, dell’istruzione, del commercio al dettaglio e all’ingrosso.
Al secondo posto Conficker, warm che punta ai sistemi operativi Windows, mentre al terzo torna Nivdort, una famiglia di trojan che colpisce la piattaforma Windows.
Per quanto le minacce verso i dispositivi mobili, al primo posto secondo i dati di Check Point rimane Hummingbad, il malware Android che stabilisce un rootkit persistente sui dispositivi, installa applicazioni fraudolente, e, con poche modifiche, può consentire altre attività malevole. Al secondo posto Hiddad, malware Android che può consentire agli hacker di ottenere dati sensibili degli utenti, e al terzo Lotoor, un hack tool che sfrutta le vulnerabilità del sistema operativo Android al fine di ottenere privilegi di root sui dispositivi mobile compromessi.