L’assicurazione del credito è uno strumento importante per salvaguardare
i crediti di un’impresa dal rischio di insolvenza dei debitori. Ogni impresa
che venda beni o fatturi dei servizi a credito è esposta al rischio di mancato
pagamento, parziale o totale, di quanto dovuto dai propri clienti.
Attraverso la copertura assicurativa la compagnia si sostituisce al debitore
nell’adempimento nei confronti dell’assicurato.
Il costo della polizza è di norma calcolato su una percentuale del fatturato
globale dell’impresa assicurata (nella maggior parte dei casi tale
percentuale è pari al 50%), arrivando così alla definizione di un premio
minimo da versare in via provvisoria. È previsto poi un adeguamento del
premio all’effettivo rischio assunto che avviene in base a elementi che
l’assicurato si impegna a comunicare nel corso del rapporto contrattuale.
Questo meccanismo trasferisce quindi agli esercizi successivi dei saldi di
premio (positivi o negativi) dovuti ai movimenti di portafoglio degli anni
precedenti. Nel 2015 tale saldo è stato positivo per circa 1,3 milioni di euro (relativi a regolazioni di premio del 2014, segnale di un lieve incremento
registrato sul fatturato delle imprese) e tale saldo ha aumentato il reale
livello dei premi contabilizzati del 2015.
Nel 2015 i premi contabilizzati del ramo credito sono stati pari a 485,5
milioni, in aumento del 3,2% rispetto al 2014. Depurando l’ammontare dei
premi dal saldo per movimenti di portafoglio degli anni precedenti, la crescita osservata arriva al 3,4%, dal momento che il saldo contabilizzato nel 2014 (1,7 milioni) era lievemente superiore rispetto a quanto registrato nel 2015 (1,3 milioni). I premi di nuova produzione sottoscritti nel 2015 rappresentano il 22,9% del totale (erano 21,8% nel 2014, 25,1% nel 2013 e nel 2012, 22,1% nel 2011) e ammontano a 111,1 milioni, in aumento rispetto all’anno precedente (+8,7%). I rischi inerenti ai “crediti commerciali
all’interno”, ossia i crediti derivanti da rapporti di compravendita nel mercato interno tra imprese, costituiscono l’80,6% del ramo e mostrano nel 2015 una crescita dei premi contabilizzati (+4,8%) determinata anche dall’aumento dei premi dei nuovi affari (+11,8%). Diminuiscono invece i premi delle altre categorie di rischio inerenti l’assicurazione del credito (-6,1%), anche se accompagnate da un aumento consistente della nuova produzione (+72,3% rispetto al 2014). Nel 2015 sono invece
sostanzialmente stabili i premi legati alla cessione del quinto dello stipendio (+0,8% in più rispetto al 2014, sia in termini di contabilizzato che di nuova produzione, dal momento che sono forme assicurative prevalentemente a premio unico).
L’80,6% dei premi contabilizzati nel 2015 del ramo credito è concentrato nelle coperture di rischi legati ai cosiddetti “crediti commerciali all’interno” derivanti da rapporti di compravendita sul mercato interno fra imprese (erano il 79,4% nel 2014 e l’80,2% nel 2013). Per questa categoria sono stati contabilizzati 391,3 milioni, in crescita del 4,8% rispetto a quanto registrato nel 2014 (373,3 milioni). Se si tiene conto anche del saldo dei movimenti di portafoglio che nel 2015 ha aumentato l’ammontare dei premi di circa 1,1 milioni (nel 2014 e nel 2013 il saldo era positivo rispettivamente per 1,5 e 2,1 milioni, mentre nel 2012 è stato negativo per -3,6 milioni), la crescita reale si attesta al 4,9%. Aumentano anche i premi della nuova produzione, che con 58,8 milioni segnano
un incremento dell’11,8% rispetto al 2014. Di conseguenza aumenta anche l’incidenza che questi premi hanno sull’ammontare complessivo al netto del saldo: si è passati dal 14,2% del 2014 al 15,1% del 2015.
I premi raccolti per le “altre garanzie” (crediti commerciali all’esportazione, vendite rateali, crediti ipotecari e crediti agevolati assistiti da garanzia reale, crediti derivanti da contratti di leasing, ecc.) sono stati nel 2015 pari a 47,1 milioni (erano 50,2 nel 2014), in diminuzione del 6,1% e rappresentano il 9,7% del totale del ramo. La nuova produzione, che equivale nel 2015 all’11,5% dei premi contabilizzati, ha registrato un deciso incremento rispetto all’anno precedente (+72,3%), attestandosi a 5,4 milioni.
Nel 2015 i premi delle polizze assicurative collegate a finanziamenti garantiti dalla “cessione del quinto dello stipendio” sono stati circa 47,1 milioni (46,7
nel 2014 e 52,5 nel 2013), pari a poco meno del 10% dei premi del ramo credito. I premi sono sostanzialmente stabili rispetto all’anno precedente. Stesso andamento si osserva per i premi di nuova produzione dal momento che il versamento avviene in misura unica.
Fonte: ANIA Trends