Oggi, nella sede Ania di via Aldo Rossi di Milano, l’Osservatorio Connected Insurance fa il punto sullo stato dell’innovazione del settore assicurativo. Il think tank Ania-Bain che ha raccolto intorno al tavolo a discutere dell’Internet of Things Assicurativo due terzi delle Compagnie assicurative presenti in Italia, i principali assicuratori internazionali e più di 15 player di altri settori.
“L’Italia rappresenta la best practice internazionale in questo verticale dell’insurTech. – ha illustrato il fondatore dell’Osservatorio Matteo Carbone – A fine 2015 il mercato auto italiano contava circa 4,8 milioni di polizze con un box telematico ed emerge chiaramente come il processo di trasformazione digitale per portare la connected insurance su altri rami di business sia molto più avanzato presso le compagnie italiane rispetto agli altri paesi. Con l’Osservatorio cerchiamo di stimolare questa cultura dell’innovazione necessaria a mantenere e rafforzare il primato italiano nella connected insurance”.
La giornata aperta da un punto sull’innovazione del settore da parte di Dario Focarelli Direttore Generale di Ania, vedrà l’intervento di Marc Dowds chief Strategy Officer di Trov, startup InsurTech che permette con un tocco sullo smarphone di assicurare i propri oggetti e che ha completato un round di finanziamento di 26 milioni di dollari pochi mesi fa. Riguardo questo trend di innovazione nell’assicurazione property, dai dati dell’Osservatorio Connected Insurance si evince come quasi tre compagnie su quattro stiano lavorando per innovare il prodotto assicurativo casa introducendo servizi basati sensori installati nell’abitazione. Durante la giornata verranno presentati i risultati di una ricerca sulle aspettative dei consumatori verso la domotica assicurativa.
Tra i partecipanti alla tavola rotonda sul rapporto tra privacy e connected insurance, oltre a Gili di Ania e all’avvocato Liguori dello studio Portolano Cavallo, sarà presente Dario Melpignano CEO di Neosurance, la startup insurtech italiana pluripremiata a livello europeo negli ultimo mesi per il suo nuovo approccio per proporre al cliente al momento giusto la micro copertura assicurativa personalizzata sulla base delle informazioni di contesto e chiudere il contratto in un paio di click sullo smartphone.
“Cresce in tutti i mercarti internazionali la consapevolezza delle compagnie riguardo la necessità di pensare a quali moduli della propria value chain trasformare o re-inventare attraverso la tecnologia e l’utilizzo dei dati – continua Matteo Carbone – l’Italia ha avuto la fortuna e la capacità di costruirsi in questi anni questo posizionamento di vantaggio sulla connected insurance. Si tratta di approcci che sono ancora nelle prime fasi di maturazione, soprattutto nei rami non auto, e la tecnologia evolve rapidamente, è importante che le Compagnie continuino nel percorso di innovazione e l’Osservatorio sta dando un contributo di razionalizzazione della conoscenza e di sistematica ricerca di tutte le ultime innovazioni a livello internazionale”.