di Anna Messia
Genertel, la compagnia diretta del gruppo Generali , arriva la live chat per interagire con i clienti, gestire un sinistro o comprare una polizza in tempo reale. E, per personalizzare ancora di più il rapporto, non è escluso che arrivino presto anche le video chat, in cui sarà possibile vedere al computer il volto del proprio assistente digitale, probabilmente nel Vita. «Siamo i primi del mercato a partire con chat dal vivo e a poche settimane dall’attivazione il nuovo canale, semplice e informale, sta dando ottimi riscontri con mille richieste al giorno», dice Manlio Lostuzzi, amministratore delegato di Genertel che, nel 1994 fu la prima compagnia telefonica in Italia e nel 1996 la prima online. La sfida della compagnie diretta del gruppo Generali , come degli altri competitori del settore, arriva ora dall’andamento del mercato Rc Auto, in cui la competizione tariffaria resta alta ma i sinistri stanno riprendendo a salire, comprimendo i margini per le imprese. Mentre, per quanto riguarda il Vita, l’allarme arriva dai bassi tassi. E per le assicurazioni dirette la sfida è amplificata, perché le compagnie tradizionali stanno introducendo novità che hanno costituto finora un vantaggio competitivo per loro, come per esempio app per gestire i sinistri o reti di vendita e assistenza con orari flessibili. Insomma i due modelli stanno in parte convergendo, proprio mentre il trend del mercato assicurativo si è fatto più complicato. «Resto ottimista», dice Lostuzzi, «e per continuare a crescere stiamo investendo sull’innovazione. A dicembre abbiamo introdotto il Simply Quote, un processo che consente di avere un preventivo Rc auto in 30 secondi, e stiamo puntando sul Quality Driver, la black box che premia i comportamenti virtuosi alla guida». Nel 2016 più della metà della nuova produzione Rc auto ha previsto una scatola nera, che misura lo stile di guida dell’assicurato che, se prudente, può risparmiare fino al 25% sul premio. Ma Genertel non è solo danni, e con Genertellife, raccoglie in totale 7,6 miliardi, di cui 7,2 miliardi arrivano proprio dal Vita, su cui la raccolta di Banca Generali , la banca del gruppo che opera tramite promotori finanziari, pesa per il 65%. «Non stiamo innovando solo nell’Auto», continua Lostuzzi, «vogliamo sensibilizzare i clienti al valore della prevenzione stimolando uno stile di vita sano. iLife di Genertellife è una polizza Vita (temporanea caso morte, ndr) che premia chi aderisce ad un programma di prevenzione, con check up periodici». Innovazioni che hanno consentito a Genertel e Genertellife di continuare a crescere. Il 2015 si è chiuso con un risultato operativo di 170 milioni e un utile netto di 115 milioni. «Abbiamo avuto una crescita impetuosa», conclude, «ma ci siamo autofinanziati e fin dal 2001 abbiamo sempre avuto bilanci positivi. Questo e l’anno prossimo saranno anni più complicati, ma non comprometteremo la nostra capacità di produrre reddito».
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