Si é concluso la scorsa settimana, presso il Tribunale di Sassari, il Processo meglio noto come « darsena dei veleni », che vedeva imputati i dirigenti della Syndial (società Eni) per lo sversamento in mare di sostanze inquinanti che ha cagionato un disastro ambientale di notevoli proporzioni e conseguenze nel mare di Porto Torres.
Gli imputati sono stati condannati a un anno di reclusione ciascuno, oltre al pagamento delle spese processuali e al risarcimento del danno riportato dalle parti civili costituite (540mila euro). Al c.a.p.s.a. (comitato di azione protezione e sostenibiltà ambientale per il nord-ovest della Sardegna) noto come No Chimica Verde-No Inceneritore é stato riconosciuto il risarcimento del danno morale liquidato in €10.000.
Il comitato che si occupa da anni del sito d’interesse nazionale di Porto Torres (SIN), ha deciso di destinare l’intera somma per la costituzione di un fondo a sostegno delle spese mediche e logistiche per le persone malate di tumore residenti a Porto Torres e dintorni.