di Gabriele La Monica (MF-DowJones)
Ammonta a 1,25 mld euro il risarcimento dei danni che i nuovi vertici di Banca Carige espressione dell’azionista di riferimento Vittorio Malacalza hanno chiesto ad Apollo e al precedente management. È quanto appreso ieri dall’agenzia MF-Dow Jones da una fonte vicina al dossier, che ha sottolineato che la prima udienza di trattazione della causa è stata fissata nella prima decina di giorni di maggio del prossimo anno.
Lo scorso 17 giugno il cda della banca ligure ha deliberato di agire in giudizio nei confronti di Cesare Castelbarco Albani, già presidente della banca, Piero Montani, già amministratore delegato della banca, e di alcune società del gruppo Apollo (Apollo Management Holdings L.P., Apollo Global Management L.L.C., Apollo Management International L.L.P., Amissima Holdings srl, Amissima Assicurazioni spa, Amissima Vita spa.) per ottenere il risarcimento dei danni conseguenti alla cessione delle partecipazioni di Carige nelle Compagnie di assicurazione e ad altri comportamenti successivamente tenuti dai soggetti del gruppo.
Nel comunicato con cui la banca ha annunciato l’azione legale si specificava che «la decisione è maturata a seguito di un’approfondita analisi delle cause che, unitamente a quelle di contesto e di sistema, hanno, nel recente passato, negativamente influito sui risultati economici e sulla vita della società».
Nel dettaglio, precisa la fonte, 850 milioni sono chiesti a titolo di risarcimento per i fatti e i comportamenti intercorsi tra il novembre del 2015 e il 31 marzo del 2016, data dell’assemblea che ha nominato il nuovo cda, targato Malacalza Investimenti. In quel periodo il titolo azionario ha lasciato sul terreno più del 60% (a fronte di un calo dello Stoxx bancario superiore al 26%) e la banca ha subito una robusta uscita di depositi. I restanti 400 milioni sono imputati alla cessione delle compagnie assicurative ad Apollo. Il perfezionamento della cessione di Carige Assicurazione e Carige Vita Nuova è stato formalizzato il 5 giugno del 2015 per 310 milioni di euro. (riproduzione riservata)
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